Ospedale Saint Charles ai privati, Bucci: “Accreditamento funziona, quindi non si torna indietro”

“Ho sentito i commenti della gente ed ho sentito anche dei pazienti che erano contenti, quindi il sistema di accreditamento funziona, ma bisogna anche essere capaci a farlo funzionare”.

Lo ha detto il candidato presidente della Regione Liguria per il centrodestra, Marco Bucci

in mattinata, a margine di una visita prima in Comune a Bordighera e poi all’ospedale Saint Charles, che è gestito da Gvm del Gruppo Santa Maria, in convenzione con l’Asl 1 Imperiese. “Questo è un bell’esempio – ha aggiunto – vedremo in funzione delle necessità che ci saranno, se si dovranno fare altri accreditamenti o no, ma ciò che conta è che ha funzionato benissimo. Quindi, di qua non si torna indietro, anzi si va avanti”.

Il modello del centro storico di Genova esportato nell’entroterra

“Aiuteremo i giovani che vogliono restare nell’entroterra, e i negozi che vorranno restare aperti, con un programma specifico di cinque anni di affitto gratuito e l’esenzione completa dall’imposta regionale. Abbiamo avuto un’esperienza ottima dentro al centro storico di Genova, dove abbiamo pubblicato un bando di affitto, che ha permesso di aprire 120 nuovi negozi”.

Nell’illustrare il proprio programma di governo, Bucci, si è soffermato

sull’importanza dell’entroterra, dove vorrebbe applicare il “modello” Genova. “Abbiamo avuto molti finanziamenti in passato e continueremo su questa strada, perché l’entroterra è un posto di altissima qualità di vita, con persone che dall’estero, ad esempio Germania e Olanda, vengono da noi e fanno rivivere quei paesi che una volta tendevano a essere spopolati”.

Bucci, poi, ha ancora una volta sottolineato l’importanza delle infrastrutture

“Perché il Ponente ha problemi a muoversi – ha detto -. Questo vale solo non per i cittadini, ma anche per turisti, imprese e per tutti. L’infrastruttura è necessaria per una vita di alta qualità e noi lavoreremo molto su questo“.

Sulla difesa della costa

“Gli ultimi cambiamenti dei venti e diciamo del mare, hanno prodotto danni ingenti perché la Liguria storicamente proteggeva un certo angolo di vento, oggi vediamo che c’è un angolo di vento, che può diventare pericoloso. E’ quindi necessario avere un piano di difesa di tutta l’area costiera, soprattuto nelle spiagge, più sensibili all’erosione e che curiamo col ripascimento, il quale la stagione dopo non c’è più. Dobbiamo invece curarle con opere infrastrutturali. Abbiamo in programma un piano su tutta la riviera ligure”.

Sulle cantieri e le code in autostrada

“Cerchiamo di accelerare il più in fretta possibile , ma non si può andare oltre un certo limite. Il progetto vero è quello delle ridondanza ovvero: per andare da A a B, in tutte le nazioni ci sono sempre almeno due percorsi differenti a parità di tempo, in modo che si possa viaggiare su uno ed effettuare manutenzione sull’altro. Noi abbiamo ancora percorsi unici e bisogna per forza sbarrare la corsia od operare di notte, in caso di lavori”.

Fabrizio Tenerelli