Ospedaletti: il sindaco rimbrotta la minoranza “La Commissione era valida, pessimo comportamento”

Ospedaletti: il sindaco rimbrotta la minoranza “La Commissione era valida, pessimo comportamento”



Ospedaletti: il sindaco rimbrotta la minoranza “La Commissione era valida, pessimo comportamento”

“L’abbandono dell’aula consiliare da parte della minoranza è avvenuto non perché la maggioranza non ha permesso la commissione consiliare, ma perché l’opposizione ha preferito rifiutarsi di presentarsi alla stessa riunione, validissima, alla quale erano presenti la metà della maggioranza e due della minoranza, oltre al funzionario dell’ufficio tecnico”.

Sono le parole del Sindaco di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, a nome dell’Amministrazione, in risposta all’opposizione (QUI) che, questa mattina aveva contestato l’atteggiamento dello stesso in relazione alle osservazioni sul bilancio e per l’urbanistica oltre alla richiesta di rinviare la pratica. “Il regolamento parla chiaro – prosegue Cimiotti – perché la commissione è composta da sei membri, quattro della maggioranza e deu della minoranza. Ogni riunione è valida se è presente il 50% delle due parti. Nella fattispecie erano presenti l’Assessore Boeri e il Consigliere Spinelli per la maggioranza insieme a Blancardi e Lugarà per l’opposizione. Quindi una riunione assolutamente valida”.

Cimiotti non le manda a dire, attaccando duramente la minoranza: “Si è comportata davvero male, dimostrando mancanza di rispetto degli elettori che verso il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, che aveva dato la sua disponibilità a fare la riunione alle 18, ovvero fuori orario del suo lavoro, per poter illustrare al meglio la pratica. Le Commissione esistono proprio per esporre i dettagli delle pratiche alla minoranza, che ha scelto un modo pretestuoso e gratuito per fare della sterile polemica”.

Cimiotti, al termine, sottolinea: “La maggioranza, tra l’altro, ha accolto in parte le osservazioni dell’opposizione sulla rigenerazione urbana. Questo cancella ogni possibile polemica. La minoranza ha perso nuovamente l’occasione per discutere le questioni nel luogo giusto per esporre le proprie convinzioni. Per fare questo è necessario farlo con dichiarazioni di voto, senza abbandonare l’aula, ovvero l’unico luogo per la discussione politica e di confronto”.




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