Ostuni, «processo» social dopo aver preso a fucilate un gatto. Parla l’indagato: «Io innocente»

OSTUNI – Mentre le condizioni del gatto, ferito da colpi di arma da fuoco il 27 dicembre scorso ad Ostuni migliorano, Proseguono intanto le indagini da parte del commissariato per ricostruire l’accaduto, quanto anche il ‘processo’ social nei confronti del 50enne indagato dalla procura di Brindisi per maltrattamento di animali e spari in luogo pubblico. Da giorni in alcune chat, soprattutto di whatsapp è stata condivisa la foto dell’uomo associata anche ad alcune offese. Ma anche in altre piattaforme social sarebbero stati pubblicati commenti offensivi nei confronti dell’indagato. L’uomo, difeso dall’avvocato di fiducia Antonello Anglani, ha respinto ogni accusa.

«Non posso che rappresentare tutta la mia indignazione per una campagna social diffamatoria nei miei confronti, nella quale – riferisce l’uomo – subisco offese e minacce alla mia persona e alla mia onorabilità. Anche in questa sede professo la mia innocenza e sono pronto a fornire all’autorità giudiziaria ogni prova a mia discolpa». L’indagato, oltre a professarsi innocente, prende le distanze anche da quanto avvenuto, ed in particolare dall’esplosione di colpi di arma da fuoco nei confronti del felino. «Sono stato accusato ingiustamente di un gesto che ritengo vergognoso. La mia sensibilità nei confronti degli animali è ben nota. Ho io stesso dei cani e dei gatti. In passato ho anche contribuito alle cure di qualche gatto della zona dove vivo. Con quale animo, così, avrei potuto compiere un’azione così cruenta? Oggi invece – spiega l’uomo – vengo accusato ingiustamente di quanto avvenuto».
L’avvocato Anglani evidenzia come sono in fase di acquisizione 1al nostro patrimonio processuale ogni dato per proporre le conseguenti denunce per diffamazione».