Palermo, in consiglio comunale numeri ballerini per la maggioranza

Palermo, in consiglio comunale numeri ballerini per la maggioranza


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PALERMO – Non è solo l’estate a rendere torrido il clima a Palermo. A pochi giorni dal Festino di Santa Rosalia, vero termometro di gradimento politico per ogni amministrazione comunale in carica, il centrodestra che sostiene Roberto Lagalla deve fare i conti con i numeri d’Aula.

I numeri in consiglio comunale

Ieri, per l’ennesima volta, la maggioranza non è riuscita a mantenere aperti i lavori: all’ordine del giorno c’era la consulta giovanile ma tra i banchi del centrodestra le assenze erano fin troppe. Solo oggi, con il numero minimo fissato a 16, la coalizione del primo cittadino è riuscita a portare a casa i debiti fuori bilancio.

Opposizioni all’attacco

Un copione che si ripete ormai puntualmente da mesi e che ha spinto il coordinatore di Fratelli d’Italia, Antonio Rini, a proporre un patto all’assemblea: “Visto che il numero è garantito dalle minoranze, lavoriamo su temi comuni e proviamo a produrre risultati”.

Di Gangi: “Maggioranza in panne”

Un invito rispedito al mittente dalle opposizioni. “La coalizione di Lagalla è in panne – attacca la consigliera dem Mariangela Di Gangi -. Il sindaco non riesce più a ricomporre le fratture e i suoi periodici richiami restano inascoltati, con una paralisi continua”.

Giambrone: “Città senza guida”

“Una città senza guida – dice Fabio Giambrone di Avs – e una maggioranza in frantumi. Chi dovrebbe governare litiga, tace o si sfila e intanto la città affonda tra disservizi e abbandono”.

Aula impantanata

E dire che di carne al fuoco ce ne sarebbe parecchia. La classifica de “Il Sole 24 ore” sul gradimento dei sindaci relega Lagalla all’ultimo posto in Italia, mentre la città è alle prese con le “solite” emergenze, dai rifiuti alla micro-criminalità.

Le mosse di Lagalla

Il sindaco sta provando a risalire la china ma deve fare i conti con una coalizione ostaggio di veti e litigi e un’Aula impantanata. Il piano industriale di Amat non è ancora stato approvato ma l’azienda ha intanto varato la nuova riorganizzazione, col benestare della giunta. Stessa cosa per gli ispettori ambientali, previsti da un regolamento che da anni giace in consiglio e che Lagalla ha dovuto istituire con un’ordinanza, attendendo che Sala Martorana vari la delibera.

Per non parlare delle tensioni registrate sul tema delle carrozze a cavallo che hanno provocato più di un incidente di percorso, anche all’interno degli stessi partiti. Il risultato è un consiglio in panne, col sindaco chiamato a tappare buchi e a mettere pezze in un centrodestra sempre più litigioso.

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livesicilia.it è stato pubblicato il 2025-07-10 19:06:50 da Roberto Immesi


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