Compromesso tra maggioranza e opposizione sulle visite mediche per il porto d’armi
PALERMO – Il voto è arrivato a tarda notte, dopo un estenuante braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Il consiglio comunale di Palermo ha approvato il nuovo regolamento sulla Polizia municipale, fissando le visite mediche per il porto d’armi ogni tre anni.
Una mediazione tra la richiesta delle minoranze di farla annualmente e quella dell’amministrazione di Roberto Lagalla, che invece avrebbe voluto completamente eliminarla allineandosi alle indicazioni ministeriali. Una delibera che si è rivelata molto più complicata del previsto, mandando all’aria il programma che prevedeva l’inizio della discussione sull’avanzo che avverrà invece solo domani.
I lavori si erano interrotti a pranzo ed erano stati rinviati a tarda sera, tra le proteste delle opposizioni che hanno notificato al sindaco la rottura di ogni dialogo. In nottata le minoranze, ridotte praticamente a poche unità, sono riuscite comunque a strappare un risultato: l’Aula ha approvato il sub-emendamento della dem Mariangela Di Gangi, fissando le visite a 36 mesi con copertura finanziaria nel prossimo bilancio.
Un esito che lascia però pesanti strascichi, sia da un lato che dall’altro. Il centrodestra alla fine ha portato a casa il risultato, ma al prezzo di pesanti scontri interni: il progetto di archiviare la pratica in tempi rapidi è naufragato, così come l’intervento previsto dell’ex rettore.
Non va meglio nel centrosinistra, dove serpeggiano i malumori tra chi spinge per la mediazione col centrodestra e chi invece punta alla prova di forza. Il risultato è che il dialogo al momento pare un miraggio, anche su un avanzo che vale oltre 60 milioni di euro.
“In questo dibattito abbiamo appreso che in passato la verifica non è stata fatta e abbiamo riconosciuto che sull’uso delle armi è necessario il controllo da parte di esperti in grado di valutare lo stato di salute dei vigili”, ha detto Mariangela Di Gangi del Partito democratico.
Per Carmelo Miceli del Gruppo Misto, “è stata evitata l’approvazione della delibera originale che avrebbe potuto costringere l’Avvocatura generale a smentire se stessa davanti al Tar. Si è invece affermato che il Consiglio comunale legittimamente può disciplinare la materia garantendo l’utilizzo delle armi previa la verifica delle condizioni di chi le usa. Resto del parere che sarebbe stato meglio predisporre una verifica annuale”.
A favore della delibera si è espresso Ugo Forello, del gruppo Oso, che riconosce il lavoro del Consiglio verso una soluzione ragionevole del conflitto manifestatosi in aula.
“Il Consiglio ha anche collegato il Regolamento alla destinazione di apposite risorse nel prossimo bilancio pluriennale” ha precisato Giuseppe Milazzo, capogruppo Fratelli d’Italia. Nell’ordine del giorno, approvato all’unanimità, si chiede al governo nazionale l’istituzione di un programma di visite mediche annuali per le forze dell’ordine che sono soggette ogni giorno a situazioni di alto stress psicologico.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2024-09-11 09:00:06 da Roberto Immesi
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