Era il 30 gennaio 2020. La prima conferenza stampa dell’allora Presidente del Consiglio Conte annunciava i primi due casi accertati di Covid in Italia. Si trattava di una coppia di turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma. In realtà, il virus circolava già da giorni, soprattutto al nord.
Che cosa è cambiato cinque anni dopo? Cosa abbiamo imparato? Quanto saremmo pronti per una nuova eventuale pandemia? Dalla sfiducia nei confronti dei immunizzazioni alle nuove possibilità di vaccinazione, dal piano pandemico nazionale che l’Italia non ha ancora approvato al ruolo incerto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’incognita Usa. La parola agli esperti: Carlo Federico Perno, virologo e direttore della Microbiologia dell’ospedale Bambino Gesù, Giovanni Rezza, epidemiologo e docente di Igiene all’Università Vita e Salute san Raffaele e Guido Forni, immunologo e accademico dei Lincei.
Servizio di Elena Cestino
montaggio di Cristiano Gaviglio
interviste a Carlo Federico Perno, virologo e direttore Microbiologia ospedale pediatrico Bambino Gesù
Giovanni Rezza, epidemiologo e docente di Igiene all’Università Vita e Salute san Raffaele
Guido Forni, immunologo e Accademico dei Lincei
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