L’AQUILA – “I nostri obiettivi erano chiari fin dal 2017: la zona di via XX Settembre ha disperatamente bisogno di un parcheggio a servizio del centro storico, del pubblico impiego, dei commercianti, dei turisti, degli avventori e dei residenti di quell’area che – compresa tra la cinta muraria e il ponte di Santa Apollonia – non ha certo bisogno di ulteriore pressione o di altri attrattori di traffico”.
Così, in una nota, il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci: “Oggi, dopo 7 anni di proposte, sollecitazioni, riunioni istituzionali – ne ho promosse tante quando ero presidente della Seconda Commissione del Consiglio regionale anche considerando che il Comune aveva inserito l’immobile dell’ex Inam nel suo Piano Urbano della Mobilità, grazie all’allora assessora Carla Mannetti e che alla Asl sarebbe comunque andato un immobile di pari valore in permuta dall’Amministrazione aquilana – finalmente pare che il Comune voglia procedere seriamente su questa strada. Bene”.
“E tuttavia – osserva – occorre che l’infrastruttura sia davvero utile, all’altezza delle necessità e qualificante sul piano urbanistico. Risparmiamoci orrori architettonici come l’insulsa tettoia di piazza Duomo, la pavimentazione bianca o la ristrutturazione di Piazza Fontesecco, evitiamo di spendere milioni di euro per un semplice parcheggio a raso come a Porta Leoni e gestiamolo poi in modo sensato e intelligente e non a costi proibitivi che ne impediscono la fruizione”.
“Al posto di quel palazzo è giusto che nasca – e per questo venga da subito progettato così – un parcheggio multipiano sotterraneo, regolando poi la viabilità in accesso e in uscita per valorizzare davvero la nostra città e i monumenti e le chiese circostanti”.
“Prima che si commettano errori irreparabili fingendosi e improvvisandosi grandi Archistar, chiediamo agli amministratori comunali che si apra un confronto pubblico, un dialogo trasparente con la città, un ascolto di proposte e soluzioni per rendere partecipe e responsabile la nostra comunità. Sarebbe un segno di intelligenza e di rispetto”, conclude Pietrucci.
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