A che punto siamo con la sdemanializzazione del parco Roja di Ventimiglia? Perché il progetto è fermo da tempo? E perché non si trovano i fondi dal piano strategico? Sono queste, in sintesi, le domande che il consigliere regionale Enrico Ioculano ha portato in consiglio regionale nel chiedere con un’interrogazione aggiornamenti sui progetti per la messa in sicurezza dell’area strategica a monte della città, 30 ettari a due passi dall’autostrada e con un collegamento ferroviario già esistente che potrebbero consentire un insediamento dal grande valor produttivo per un territorio di confine troppo spesso dimenticato.
“Di tanto in tanto escono dichiarazioni in cui pare che i problemi del campo Roja siano superati – ha commentato Ioculano nel presentare l’interrogazione in consiglio – mi chiedo come mai, dato che dal 2014 c’è un protocollo di intesa sottoscritto da diversi enti, un minuto dopo la firma alcuni di solo si sono rimangiati la parola. Tutti conosciamo i problemi di quell’area e gli interessi da parte di aziende italiane ed estere, tutti conosciamo il pregio di quell’area, ma non si è riusciti a sdemanializzarla per problemi idraulici noti. Ci sono diversi progetti pronti, ma poi leggiamo che il progetto per la messa in sicurezza idraulica è solo da adattare”.
“L’area non è esondabile dal fiume Roja, ma è attraversata da due rii tombinati – ha risposto l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – nel 2014 ci fu un accordo di programma nell’ambito era stato favorito il parere della provincia di Imperia che, però, prevedeva l’adeguamento dei due rii dei quali da tempo era disponibile il progetto che ritiene che l’adeguamento debba realizzarsi preventivamente rispetto alla sdemanializzazione. Per i piani bacino Regione Liguria ha già provveduto a esprimere compatibilità con il piano di bacino per la sistemazione dei due rii che attraversano l’area. Il progetto è stato redatto da RFI. L’intera area sarà nel piano di bacino di fascia C. La variante al piano è già approvata, in attesa del collaudo degli interventi idraulici che sono previsti, i progetti sono già disponibili e valutati positivamente dal 2019. Serve ora procedere all’aggiornamento della progettazione per quanto attiene ai costi e successivamente le autorizzazione per gli interventi”.
“Nella mia interrogazione ho chiesto se sono noti i motivi per cui solo adesso si sono resi necessari gli interventi – ha replicato Ioculano – io e l’assessore Marco Scajola siamo andati più volte a Roma con Ferrovie e il Demanio e il punto era sempre lo stesso che lei ha ribadito oggi. Nel 2018 le cose erano le stesse. Se da allora abbiamo i progetti pronti, non capisco perché nel corso di quattro anni non si siano trovati 4 o 5 milioni di euro per avere un’area sdemanializzata. Perché usiamo il fondo strategico per la qualsiasi e non troviamo 5 milioni di euro per liberare delle aree e renderle produttive. Perché ci svegliamo solo adesso dopo i rincari per la pandemia e per la guerra in Ucraina?”.
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