Partito Democratico, l’unica che non versa contributi è Tarasconi


Quasi tutti nella Giunta di Palazzo Mercanti danno una mano al bilancio del Partito Democratico, tranne il sindaco Katia Tarasconi. È una prassi che quasi ogni forza politica chiede di rispettare: gli eletti alle cariche pubbliche versano un contributo al partito per sostenere i costi di gestione (sedi, campagna elettorale, spese varie). Con il venir meno del finanziamento pubblico ai partiti, questi sopravvivono grazie alle erogazioni del 2xmille e ai contributi (volontari o meno) degli amministratori.

Il Partito Democratico, da elogiare per la trasparenza, sul proprio sito internet rendiconta in maniera puntuale questi versamenti (vedi il link). Come è stato già fatto notare spicca, ad esempio, la presenza di un contributo mensile da parte di tutti gli assessori della Giunta Tarasconi, anche quelli non iscritti al Pd.

Se da Christian Fiazza, Serena Groppelli, Simone Fornasari e Adriana Fantini è normale attendersi il pagamento dell’obolo, in quanto regolarmente tesserati al partito, suscita qualche riflessione in più la presenza di Nicoletta Corvi, Francesco Brianzi, Mario Dadati e del vicesindaco Matteo Bongiorni. Nessuno di questi risulta iscritto ai dem, così come non lo era l’ex vicesindaco Marco Perini, altro donatore nel corso del 2023. Non dovrebbero essere tenuti ad aprire il portafoglio in favore del Pd, ma lo fanno.

Anche la presidente del Consiglio comunale, Paola Gazzolo, contribuisce, insieme ad altri consiglieri comunali eletti nella lista dem. Ovviamente risulta anche la deputata Paola De Micheli. Persino l’ex parlamentare Marco Bergonzi, diventato presidente Acer, si ricorda del contributo, ricoprendo oggi un ruolo meno politico. Così come il segretario provinciale Carlo Berra (che non percepisce indennità per questo ruolo).

Tutti cercano di dare una mano al partito, ma non il sindaco Tarasconi. La prima cittadina è ovviamente quella che a Palazzo Mercanti, visto il ruolo, percepisce il più lauto stipendio – 11mila euro lordi al mese – ma da diverso tempo non contribuisce più economicamente al suo partito.

Il suo ultimo contributo, da quando è sindaco, risulta essere arrivato a destinazione nel dicembre 2023 (100 euro). Prima ancora, nell’aprile dello stesso anno, con altri 250 euro. Da consigliere regionale, invece, i contributi arrivavano puntuali. Ora, in tutto il 2024, il suo è l’unico aiuto non pervenuto da Palazzo Mercanti per le casse dei democratici.

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-08 07:00:00 da


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