Passerella a Ventimiglia, Scullino scrive una lettera al neo presidente della Regione Liguria – Sanremonews.it

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Passerella a Ventimiglia, Scullino scrive una lettera al neo presidente della Regione Liguria – Sanremonews.it

Passerella e messa in sicurezza degli argini del fiume Roya. Il consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia Gaetano Scullino scrive e invia una lettera aperta al neo presidente della Regione Liguria Marco Bucci per illustrargli varie problematiche, ancora non risolte, soprattutto dopo le tempesta Alex.

“Accolga, caro Presidente, il mio più cordiale e fiducioso benvenuto, scambiato tra ex sindaci civici, Lei di Genova promosso e io di Ventimiglia, retrocesso in minoranza, ma tutti e due uniti dalla priorità che va data all’impegno diretto nei confronti dei cittadini pur mantenendo sempre le proprie idee politiche, però, senza mediazione di partito” – scrive Scullino “L’unica rappresentanza di Ventimiglia nell’assemblea regionale è oggi di un partito di opposizione, pregiudizialmente dissonante sui fatti, sulle valutazioni e sulle proposte rispetto a una realtà amministrativa cittadina alla quale sento il dover di dare voce pubblica per i gravi errori che si stanno commettendo, che sono da correggere nell’interesse collettivo e non da sfruttare per sterile propaganda politica”.

“Si tratta del ‘dopo Tempesta Alex’ di quattro anni fa e delle tante misure che la Regione Liguria ha adottato per soccorrere, riparare e prevenire nell’ambito delle proprie competenze e che ancora oggi attendono inutilmente un’adeguata risposta dall’Amministrazione comunale eletta nel maggio dell’anno scorso. La prima è contenuta nel decreto n. 104 del 22/11/2021 in vigore dal 15/12/2021 dell’Autorità di bacino del Roya con la quale la Regione ha un accordo di avvalimento, decreto che riguarda la pericolosità delle fasce fluviali inondabili a rischio idraulico, i nuovi ambiti normativi e il piano degli interventi di mitigazione” – sottolinea Scullino “L’Amministrazione precedente aveva portato detti interventi fino a ottenere l’esito favorevole della Conferenza decisoria del 12 aprile 2022 e all’invio alla Centrale Unica di Committenza per il loro appalto, rimasti senza esito per incompetenza del Commissario straordinario a formalizzare con la Cassa Depositi e Prestiti l’impegno di spesa sull’accordo di prestito flessibile da tempo aperto con l’Istituto, questo fino al giugno 2023 e dopo quella data per inerzia dell’Amministrazione che è subentrata”.

“Nello specifico e sotto il profilo idraulico, il 29 marzo 2022 la Regione ha approvato il progetto definitivo/esecutivo di messa in sicurezza di entrambi gli argini, nelle tre sezioni tra -100 e -70 a sinistra per un importo di 2.703.000 euro complessivi e nelle quattro sezioni tra -100 e – 60 a destra per un importo di 1.073.000 euro complessivi. Nel cronoprogramma i due stralci di messa in sicurezza erano preceduti dallo stralcio relativo alla ricostruzione di una passerella” – mette in risalto Scullino – “Il precedente progetto del 10 febbraio del 2022 la prevedeva ciclopedonale a campata unica con luce di 125 metri di lunghezza e andamento curvilineo con estradosso che parte dai metri -1,80 sul pelo dell’acqua sui due argini e arriva ai metri -4,84 del culmine e con 7.513.000 euro di costo complessivo. L’attuale progetto del 11 ottobre 2024, che lo sostituisce, approvato dalla Regione il 19 settembre 2024, limitatamente alla sola passerella, la prevede pedonale e non più ciclabile, a due campate con luce di 66,30 metri di lunghezza ciascuna e andamento rettilineo a -4,65 metri di quota sul pelo dell’acqua, con 6.331.000 euro di costo complessivo e, quindi, con un minor impatto di 19 centimetri e con un risparmio di 1.182.000 euro. Detto risparmio, però, è nettamente inferiore alla sommatoria tra gli 500.000 euro che erano stati donati da S.A.S. Alberto II° di Monaco e che sono perenti dopo il biennio e ai maggiori costi imposti dalla variante di ‘prosecuzione del futuro tracciato ciclabile in arrivo dalla passeggiata Oberdan attraverso Lungo Roya Gerolamo Rossi e, quindi, il collegamento con piazza della Costituente tramite Ponte Doria’, indispensabile per rispettare la deliberazione n. 557/2022 della Giunta regionale di accordo con il comune di Ventimiglia di inserimento nella ciclovia turistica nazionale Tirrenica, itinerario ciclabile di importanza prioritaria e strategica nazionale”.

“Ritorno al tema della messa in sicurezza degli argini, caro Presidente, avendo la ‘Tempesta Alex’ nella mente e negli occhi la DANA di Valencia, per elencarLe gli interventi approvati dalla Regione nel marzo 2022 e tuttora inattuati in argine sinistro: il rifacimento della arginatura in continuità con quella prevista per le rampe di accesso sud e nord della passerella, per uno sviluppo di 35, 25 metri a monte con parapetto in carpenteria metallica e di 33, 25 metri a valle con parapetto pieno; poi, a salire, nel tratto tra le sezioni -70 e -72 rifacimento dello sbalzo e del marciapiede per lo sviluppo di 103,50 metri con risanamento delle parti in argine ammalorate e contestuale rialzo con parapetto in carpenteria metallica; quindi, nel tratto compreso tra le sezioni -72 e -75 e per uno sviluppo di 69,90 metri, realizzazione di parapetto pieno con risanamento del paramento murario e rialzo dell’argine con parapetto in carpenteria metallica fondato su struttura in cemento armato; e ancora, nel tratto compreso tra le sezioni -75 e -80 e per uno sviluppo di 54,75 metri, realizzazione di parapetto pieno con risanamento del paramento murario e rialzo dell’argine con parapetto fondato su struttura in cemento armato; infine, nel tratto compreso tra le sezioni -90 e -100 e per uno sviluppo di 113 metri, realizzazione di parapetto pieno” – dice Scullino.

“In argine destro gli interventi sono: il rifacimento con rialzo dell’arginatura per ottenere continuità con quella prevista alle quote delle rampe parzialmente a sbalzo sul Roya di accesso sud e nord della passerella, per uno sviluppo di 25,10 metri a monte e di 32,80 metri a valle; innalzamento dell’esistente arginatura nel tratto compreso tra le sezioni -60 e -72 e per uno sviluppo di 97,70 metri, con rialzo in cemento armato di spessore pari a 40 centimetri e altezza variabile da 2 a 2,90 metri; innalzamento dell’esistente arginatura nel tratto compreso tra le sezioni -72 e -80 e per uno sviluppo di 76,55 metri, con rialzo in cemento armato di spessore pari a 40 centimetri e altezza pari a 0,50 metri; innalzamento arginale con parapetto pieno nel tratto compreso tra le sezioni -90 e -100 per uno sviluppo di 20 metri” – afferma Scullino.

“Una seconda misura della Regione del ‘dopo Tempesta Alex’ di quattro anni fa è contenuta nel decreto 03/10/2022 n. 2022-AM-6356 del settore Territorio e Ambiente e nel Parere di compatibilità idrogeologica del 29/04/2022 n. 2022-0311730 del Dipartimento Ambiente e protezione Civile che ‘condizionano strettamente’ lo sviluppo di tre dei quattro ambiti di Ventimiglia del programma regionale di rigenerazione urbana ‘alla futura messa in sicurezza idraulica degli areali su cui ricadono e all’approvazione delle conseguenti varianti alle cartografie del Piano di Bacino, con tutti gli elementi di incertezza connessi’, con esclusione del solo Ambito RU-3 del polo a servizi di Roverino” – dichiara Scullino – “Le conseguenze di queste misure sono particolarmente pesanti anche sotto il profilo economico e non soltanto della sicurezza poiché toccano i punti nevralgici del centro urbano, la zona di espansione e di sviluppo industriale di Trucco e l’intera fascia di rispetto del centro storico di Ventimiglia alta, una fascia ricadente in area a servizi lungo fiume e piazza Costituente, oltre al tessuto storico prevalentemente ottocentesco di Marina San Giuseppe”.

“Una terza misura regionale non meno pesante sconta le conseguenze del ‘dopo Tempesta Alex’ per la mancata messa in sicurezza della sponda destra nel tratto compreso tra le sezioni -80 e -110, zona a elevato rischio di ‘esondazione in sponda orografica nella zona dei campi sportivi con tiranti d’acqua a bassa energia’” – stende per iscritto Scullino – “Si tratta della situazione che ha indotto il ‘Settore difesa del suolo della Regione Liguria’ in sede di Conferenza dei Servizi decisoria a dichiarare non ammissibile uno ‘studio di fattibilità tecnica economica’ dell’importo di 5.850.000 euro di cui 2.400.000 euro a carico del Pnrr M2C4 Investimento 2.2: ‘Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica’. È il progetto definitivo di messa in sicurezza di via Freccero attraverso una variante di tracciato con la realizzazione di un sottovia della linea ferroviaria Genova Sampierdarena – Confine francese in località Peglia deliberata dal Commissario straordinario il 15 febbraio 2023 con i poteri del Consiglio comunale per evitare il rischio di perdere il contributo Pnrr per scadenza dei termini di legge”.

“Non vado oltre nella mia esposizione sulle conseguenze negative del ritardo e mi limito al confronto con la Francia nel cui territorio si trovano 600 chilometri quadrati dei 670 complessivi del bacino idrografico del Roya e che ha interessi diretti nell’emungimento della falda acquifera che alimenta parte della vicina Costa Azzurra. Gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza al di là del confine sono ultimati da molto tempo, inclusa la manutenzione di due importanti invasi artificiali e di tutte le opere di attraversamento” – esprime Scullino – “La realtà è questa, caro Presidente, e pesa sempre più sui cittadini tra i quali includo chiunque investe sulla valorizzazione e sullo sviluppo delle risorse territoriali, ambientali e culturali di Ventimiglia, ognuno in attesa di una svolta che rimuova gli ostacoli sul proprio cammino. Il mio intento è quello di renderne partecipi tutti i cittadini, assieme al nuovo Presidente della Regione Liguria, al quale rinnovo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro”.





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