Pd, in Sicilia il congresso regionale è senza scheda: scatta la diffida

Pd, in Sicilia il congresso regionale è senza scheda: scatta la diffida


Voto palese per gli iscritti, nessuna segretezza. Scatta la diffida

PALERMO – Seggi aperti in casa Partito democratico per l’elezione del segretario regionale e dei segretari provinciali e di circolo, ma la tensione resta alta e scoppia l’ennesima grana sul regolamento. Al centro dello scontro, questa volta, c’è il sistema di voto che si sta seguendo nei circoli.

Voto palese per il segretario, è contestazione

Il regolamento congressuale approvato a gennaio e contestatissimo dall’opposizione interna ad Anthony Barbagallo, unico candidato a succedere a se stesso nel ruolo di segretario, prevede infatti che nel caso in cui esista un solo nome in corsa per la segreteria regionale, nei circoli si voti “a scrutinio palese”.

Il regolamento e la delibera di Stumpo

Gli iscritti al Pd che fino all’1 giugno si recheranno al seggio dovranno “dichiarare il proprio voto davanti al presidente e agli scrutatori di seggio – come prescrive anche una delibera del commissario per il congresso Nico Stumpo – che lo annotano nell’elenco dei votanti e nelle tabelle di conteggio”. Tre le opzioni previste: voto favorevole; voto contrario; astensione.

Nico Stumpo
Nico Stumpo

Cosa accade ai seggi Pd

Nessuna scheda elettorale e, di conseguenza, nessuna segretezza del voto, cosa che avviene, invece, per i segretari provinciali e di circolo, dove esistono candidature contrapposte a quella dell’area Barbagallo. Una modalità che avrà anche l’effetto di alzare inevitabilmente il tasso di partecipazione, vista l’impossibilità di non accettare la scheda per l’elezione del segretario regionale.

La diffida inviata a Stumpo

Dal fronte anti-Barbagallo è già partita l’ennesima contestazione formale. Ancora una volta a guidare il fronte è l’esperto deputato regionale Giovanni Burtone, che ha inviato una diffida formale a Stumpo per chiedergli di ritirare la delibera e “modificarla in maniera tale da garantire a tutti gli iscritti il diritto di esprimere il proprio voto in segretezza, garantendo la possibilità di decidere di non partecipare alla votazione”.

Giovanni Burtone
Giovanni Burtone

Ancora una volta, come accade ormai da settimane, la battaglia politica si trasforma in scontro di regole e cavilli. Il fronte pro-Barbagallo fa leva sul regolamento congressuale, che prevede il voto palese, l’ala avversa segnala che lo statuto nazionale Dem prevede, all’articolo 21, l’elezione del segretario con il voto “segreto” degli iscritti. Da qui la diffida firmata da Burtone, che non ha dubbi: “La modalità di voto scelta per il congresso regionale è illegittima”. Il deputato poi avverte che nel partito, nel caso in cui Stumpo non intervenga, c’è già chi sta pensando di ricorrere alla giustizia civile per fermare il congresso.

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livesicilia.it è stato pubblicato il 2025-05-17 16:59:27 da Salvo Cataldo


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