Per la Pro, aggrappata al solito Comi, un insufficiente pareggio

Per la Pro, aggrappata al solito Comi, un insufficiente pareggio



Con l’Union Clodiense finisce 1-1

VERCELLI – Pareggio al “Piola” tra Pro Vercelli e Union Clodiense. Finisce 1-1, con il vantaggio di Comi, su calcio di rigore, al 30’, e pareggio veneto quasi allo scadere, all’86’, con un colpo di testa di Sinani.

Un pomeriggio di quasi assoluta noia, quello che i pochi tifosi hanno trascorso sulle gradinate dello stadio vercellese. La Pro ha tirato in porta una sola volta: in occasione del calcio di rigore. Gli ospiti hanno fatto altrettanto, rendendo il pomeriggio di Rizzo quasi inoperoso. Insomma, spettacolo inesistente e tanti sbadigli.

La Pro, e lo si era visto a Trieste, è in “convalescenza” dopo la lunga serie di ko. Non è in “pericolo di vita” (11 punti in nove partite ti consentono di restare sopra la zona playout) ma certamente è una paziente da monitorare. Molto da vicino. La squadra di Paolo Cannavaro anche oggi pomeriggio ha mostrato alcune lacune che sarà probabilmente difficile cancellare. Sono limiti tecnici. E su questi puoi farci poco.

Per la Pro, aggrappata al solito Comi, un insufficiente pareggio

Ci sono, però, anche degli errori tattici. Il goal del pareggio è arrivato su calcio piazzato. Per l’ennesima volta. E, appunto per l’ennesima volta, la difesa della Pro era schierata a zona. E qui si aprirebbe un discorso lungo. Lungo, lungo. Chi scrive resta dell’idea che in questa categoria (il cui livello tecnico si è ulteriormente abbassato), si debba marcare a uomo. La marcatura a zona sui calci piazzati va molto di moda. E’ vero. Gli allenatori della cosiddetta “nouvelle vague” la preferiscono perché significa far vedere che nel lavoro c’è la mano del tecnico. A discapito delle reali capacità dei singoli. Ci sarebbe da scrivere tanto su questo. Lasciamo stare. Resta il fatto che se dopo nove giornate continui a subire reti da calci piazzati, allora qualcosa non torna.

Anche oggi si è visto come questa squadra soffra terribilmente a centrocampo, dove manca un elemento in grado di fare “regia”. Si è anche notato l’abbondanza di giocatori difensivi, alcuni dei quali con molta probabilità non vedranno mai il campo.

C’è, poi, il discorso “certezze”. Sulla carta avrebbero dovuto essere Comi, Iotti, Emmanuello, Iezzi, Sbraga, Schenetti. Forse anche Bunino e Clemente. Alcuni di loro sono assolutamente indispensabili (Comi, Iotti e ci metto il tanto criticato Bunino). Altri sono fuori dai radar (Emmanuello e Iezzi). Infine ci sono quelli che finora non hanno fatto vedere le loro qualità, Sbraga e Schenetti. Il primo oggi, a dire la verità, ha giocato una buona partita nel ruolo di centrale. Il secondo è invece ancora molto lontano dal giocatore che dovrebbe essere. Schenetti è certamente elemento di categoria. Lo ha dimostrato in carriera. Non ha certo disimparato a giocare a calcio. E’ probabilmente indietro di condizione e lo sarà ancora per un po’. Insomma, in questo momento è tutto e il contrario di tutto. Non una certezza, comunque. E non un giocatore utile.

Per il resto, alcuni…


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www.vercellinotizie.it è stato pubblicato il 2024-10-13 21:04:10 da Andrea Borasio


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