Per un contratto dignitoso e maggiori diritti

Per un contratto dignitoso e maggiori diritti


Per un contratto dignitoso e maggiori diritti

3′ di lettura
13/01/2025
– Questa mattina i metalmeccanici hanno partecipato con determinazione allo sciopero indetto per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale. A Pesaro, il presidio si è concentrato davanti alla fabbrica Rivacold di Vallefoglia.

Nonostante le gelide temperature, numerosi lavoratori si sono radunati davanti ai cancelli dell’azienda, lanciando un chiaro messaggio a Federmeccanica riguardo alla necessità di un contratto giusto e equo.

I metalmeccanici hanno ribadito la loro ferma volontà di ottenere una piattaforma contrattuale che risponda alle esigenze dei lavoratori del settore, con l’obiettivo di garantire salari adeguati e condizioni di lavoro migliori. Questa giornata di sciopero si inserisce in un contesto di trattative interrotte dal novembre scorso, con i sindacati che denunciano l’atteggiamento di chiusura della controparte, in particolare di Confindustria e Federmeccanica.

Le parole dei sindacalisti

Tamburini Giuseppe, operatore Fim Cisl, ha sottolineato l’impasse nella trattativa: “In questo momento siamo fermi con il contratto metalmeccanico, con il trattore metalmeccanico di industria siamo fermi. Stiamo cercando di riprendere in mano la contrattazione. Purtroppo, dalla controparte non c’è stata la volontà di procedere con una piattaforma che possiamo definire ambiziosa, ma che tocca temi importanti per il futuro dei lavoratori. La speranza è quella di riprendere la trattativa, visto che stiamo chiedendo aumenti salariali e una riduzione delle ore di lavoro, temi fondamentali per noi”.

Anche Paolo Rossini, segretario dei metalmeccanici Uilm, ha evidenziato la proposta di una riduzione dell’orario di lavoro come uno degli elementi chiave della piattaforma sindacale: “Abbiamo presentato una piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale e la controparte ha detto di no a tutto. Oltre all’importanza del salario, per la prima volta dopo tanti anni i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno presentato una proposta che include la riduzione dell’orario di lavoro. Per noi è fondamentale, perché significa anche recuperare un po’ di vita oltre che di denaro.”

Anche Marco Pazzaglini, segretario generale Fiom, ha confermato la situazione di stallo: “Oggi siamo qui per manifestare per il contratto nazionale di lavoro. Le trattative si sono interrotte a metà novembre e siamo in piazza perché vogliamo un contratto dignitoso che porti salario nelle tasche dei lavoratori. Il tavolo è fermo perché Federmeccanica ha fatto delle controproposte irricevibili. Non vuole trattare minimamente su quello che è il salario, né sulle nostre proposte per portare più diritti ai lavoratori.”

Un messaggio forte e chiaro

Con questa mobilitazione, i lavoratori metalmeccanici delle Marche hanno voluto ribadire il loro impegno per il rinnovo del contratto nazionale e per ottenere le giuste tutele economiche e professionali. La giornata di sciopero, che ha coinvolto migliaia di metalmeccanici, ha avuto un valore simbolico di grande rilevanza. I lavoratori del settore chiedono a gran voce un contratto che riconosca adeguatamente il valore del loro lavoro e che risponda alle nuove sfide economiche e sociali del settore.

In attesa di sviluppi futuri, i sindacati si dicono pronti a proseguire la mobilitazione se le richieste dei lavoratori non verranno ascoltate e soddisfatte.

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www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2025-01-13 15:31:54 da


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