Si è concluso con una condanna a 2 anni, 4 quelli chiesti dal pubblico ministero, il processo che vedeva alla sbarra un 26enne siciliano con l’accusa di revenge porn per aver pubblicato sui social un video intimo della sua ex, una ragazza della provincia di Rimini all’epoca minorenne. Lei è una studentessa 16enne che, nell’estate 2020, come tante altre giovani aveva deciso di fare un lavoro estivo. Lui, invece, è un ragazzo siciliano di 10 anni più vecchio. Tra i due era scoccata la scintilla dell’amore che aveva acceso il fuoco travolgente della passione ma, come spesso succede con le storie nate sotto il solleone, con l’arrivo dell’autunno si raffreddano e finiscono. Una decisione che sarebbe stata presa dalla ragazzina e che non avrebbe trovato corrispondenza da parte del 26enne. Sarebbe stato a questo punto che, secondo quanto poi denunciato dalla vittima, sui social erano iniziati ad apparire alcuni profili fake che pubblicavano un video molto intimo della minorenne che praticava sesso orale.
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Un filmino scottante che aveva iniziato a fare il giro del web facendo così crollare il mondo addosso alla 16enne che, travolta dalla vergogna, si era rivolta all’ex fidanzato chiedendogli di farlo sparire. In un primo tempo il siciliano avrebbe finto di accondiscendere alla richiesta della ragazzina ma, poi, quelle immagini erano arrivate anche via mail all’istituto scolastico frequentato dalla minorenne e indirizzato alla dirigente scolastica. Due, in particolare, le missive elettroniche arrivate alla preside e che ritraevano la studentessa con la dirigente scolastica che aveva contattato la famiglia e da lì era quindi partita una segnalazione alla polizia postale.
Gli investigatori del web non ci avevano messo molto per risalire al 26enne che, secondo quanto emerso, non avrebbe preso delle particolari precauzioni per schermare la sua identità nel diffondere il video intimo. Il siciliano è così finito a processo con le accuse di stalking e revenge porn con la 16enne e la madre di lei, che nel frattempo hanno cambiato città con la speranza di gettarsi questa brutta storia alle spalle, che si sono costituite come parti offese attraverso l’avvocatessa Milena Montemaggi. La vittima, che nel frattempo è diventata maggiorenne, nel tentativo di lasciarsi questa brutta storia alle spalle ha cambiato città insieme alla madre.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-12-02 16:09:28 da
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