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10/04/2024
– La bicicletta, un mezzo di trasporto apprezzato per lo svago e il fitness, si è imposta sempre di più nelle città come alternativa ecologica e salutare agli ingorghi del traffico. Tuttavia, l’uso della bicicletta nell’ambito lavorativo quotidiano è spesso oggetto di controversie e critiche.
A prima vista, l’idea di utilizzare la bicicletta per recarsi al lavoro sembra attraente, soprattutto per coloro che vivono vicino al luogo di lavoro e non devono trasportare merci o attrezzature ingombranti. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Le condizioni atmosferiche avverse, le distanze da percorrere e le infrastrutture non sempre idonee rendono difficile l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti lavorativi.
Ne è certo Michele Bertuccioli, un nostro lettore, che racconta: “A Pesaro, dove vivo, la bicicletta è la padrona delle strade, non deve rispettare alcuna regola ha solo diritto di transitare in tutti i luoghi senza il rispetto di nessuna regola e neppure del codice della strada; sfrecciano, anche a forte velocità, nelle isole pedonali, contromano (anche nelle rotatorie), senza luci, con il semaforo rosso, sui marciapiedi, in 2, sulle strisce pedonali ecc…., e soprattutto con una arroganza e prepotenza senza uguali!”
La mancanza di una regolamentazione efficace e di controlli adeguati porta a un senso di impunità da parte dei ciclisti, che spesso si comportano con arroganza e prepotenza, pensando di essere al di sopra delle regole. Questa situazione è resa ancora più complessa dall’introduzione dei monopattini, che aggiungono ulteriori sfide alla convivenza pacifica sulla strada.
“A Pesaro il ciclista è sacro, non ha nessun dovere, ma solo diritti, più del pedone; infatti vorrei capire una volta per tutte perché il ciclista può circolare dappertutto (su strada, nelle zone pedonali, sui marciapiedi e sulle ciclabili) mentre il pedone non può circolare sulle ciclabili! Perché? O se non è così segnalatelo bene perché se un pedone passeggia nelle ciclabili viene infamato dai ciclisti.
Credo pertanto sia necessario adottare maggiori controlli delle forze dell’ordine ma soprattutto educare i ciclisti a comportamenti più consoni e rispettosi del codice della strada ma soprattutto più civili ed educati, conclude il nostro lettore.
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www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2024-04-10 09:11:57 da
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