Pesaro guida la lotta allo spreco alimentare tra i piccoli comuni i…

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06/06/2025
– Pesaro si conferma tra le città italiane più virtuose nella lotta allo spreco alimentare. Secondo i dati diffusi da Too Good To Go, la nota app che consente di acquistare a prezzo ridotto i pasti invenduti da negozi e ristoranti, il capoluogo marchigiano è in vetta alla classifica dei piccoli comuni (con meno di 100.000 abitanti) per numero di pasti salvati nel 2024.

Un primato che premia l’impegno crescente di cittadini ed esercenti locali verso un modello di consumo più responsabile e sostenibile.

La ricerca, condotta in collaborazione con YouGov, delinea un’Italia sempre più consapevole sul fronte dello spreco alimentare, con il 78% degli italiani che considera la riduzione dello spreco una priorità. Tuttavia, le buone intenzioni non sempre si traducono in comportamenti coerenti: un italiano su tre ammette di buttare cibo almeno una volta alla settimana. Il fenomeno è particolarmente accentuato nel Sud, dove la percentuale sale al 38%, e tra i genitori con figli minorenni (44%). Più virtuosi gli over 55, con un terzo che dichiara di non sprecare mai cibo.

Nel contesto nazionale, il successo di Pesaro rappresenta un segnale forte e positivo. Nonostante le dimensioni contenute, la città ha saputo costruire una rete efficace tra utenti, commercianti e ristoratori, dimostrando che anche le realtà più piccole possono fare la differenza. A livello nazionale, il podio è completato da Cuneo e Pavia, mentre tra le città medie si distingue Reggio Emilia e tra le metropoli Roma.

«Nel corso del 2024 abbiamo registrato una crescita nel numero di pasti salvati rispetto all’anno precedente – ha dichiarato Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go – segno di una sensibilità sempre più radicata nei territori. I cittadini chiedono strumenti e occasioni per contribuire attivamente alla riduzione dello spreco, e i dati ci dicono che città come Pesaro stanno rispondendo con grande entusiasmo».

L’appello è a non abbassare la guardia: lo spreco alimentare è ancora un problema enorme, che ha ripercussioni ambientali, economiche e sociali. Ma l’esempio di Pesaro dimostra che la strada giusta passa dalla responsabilità collettiva, da nuovi stili di consumo e dalla collaborazione tra pubblico e privato. Un modello replicabile che potrebbe trasformare il territorio in un laboratorio virtuoso di sostenibilità.

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