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17/11/2024
– Lo scorso 12 novembre, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, 14 consiglieri della maggioranza hanno presentato un ordine del giorno contro il restringimento delle libertà democratiche previste dal “DDL sicurezza (Decreto 1660/2024). La mozione è stata approvata con 18 voti favorevoli (consiglieri di maggioranza) e 10 contrari (consiglieri di minoranza).
I consiglieri Boresta, Lanzi, Andreolli, Marinucci e Malandrino hanno espresso in modo articolato le ragioni del loro voto contrario e hanno sottolineato come sempre più spesso le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, siano oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di professionisti del disordine.
Lo scorso 9 novembre, a Bologna, cortei composti da circa 1200 anarchici e antagonisti hanno tenuto in scacco il centro della città tutto il pomeriggio, scagliando bombe carta e petardi che hanno provocato il ferimento di tre poliziotti e lasciando a terra sanguinante un cittadino. Qualche giorno dopo, il 15 novembre, a Torino, un corteo studentesco di manifestanti Pro Palestina si è trasformato in una scena di pura violenza. Il percorso è stato deviato senza alcun preavviso, violando così le prescrizioni del Questore e portando il gruppo a colpire prima le sedi della banca San Paolo e poi della Prefettura; non contenti i manifestanti hanno lanciato un ordigno artigianale contro le forze di polizia che ha emesso esalazioni urticanti: diciannove poliziotti sono finiti in ospedale per problemi di respirazione e di vista sono risultati positivi al cloro. Un altro corteo studentesco ha devastato i mezzi del Reparto Mobile davanti alla sede Rai, distrutto i dehors di un incolpevole Burger King e tentato un assalto alla Mole Antonelliana (patrimonio culturale e simbolo della città di Torino nel mondo).
Siamo rimasti sconcertati dal sentire alcune dichiarazioni di voto dei consiglieri di maggioranza che oltre a non esprimere una sola parola di solidarietà nei confronti dei feriti delle forze di polizia hanno dichiarato che nel corso delle manifestazioni “i manifestanti vengono messi sempre più in difficoltà da chi deve gestire e da chi è pagato per garantire l’ordine e la sicurezza delle manifestazioni: strade bloccate manifestanti accerchiati, situazioni di paura palpitanti che si respirano….” Quali manifestanti accerchiati? È inaccettabile che qualcuno cerchi di strumentalizzare questi episodi per attaccare le Forze dell’Ordine, con la solita litania di un’eccessiva aggressività, quando invece i fatti reali evidenziano che sono proprio i poliziotti a pagare il prezzo più alto.
Nel nostro Paese non esiste una sola manifestazione sciolta perché non autorizzata o perché “non gradita”. Le Forze dell’Ordine intervengono esclusivamente per ripristinare l’ordine pubblico, reagendo agli attacchi effettuati con bombe carta, sampietrini, pietre, mazze e altri oggetti lanciati deliberatamente contro di loro. Ben vengano i nuovi strumenti previsti dal decreto sicurezza che rafforzano le tutele previste per le Forze dell’ordine e le Forze Armate introducendo una nuova aggravante in caso di minaccia o violenza a pubblico ufficiale (art. 336) o di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337) e introduce una nuova fattispecie di reato, che punisce chi provoca lesioni a un pubblico ufficiale o a un soggetto esercente una professione sanitaria. Inoltre, prevede pene più severe per chi deturpa o imbratta cose altrui, con la finalità di tutelare gli immobili pubblici.
Da parte nostra, come consiglieri di centrodestra ribadiamo la nostra vicinanza e la nostra piena solidarietà agli operatori delle forze di polizia che tutti i giorni rischiano la loro incolumità e rischiano di non tornare a casa dalle loro famiglie per difendere la democrazia e le istituzioni del nostro Paese.
www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2024-11-17 10:49:09 da
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