PISTOIA – E’ stato presentato in questi giorni all’Ospedale San Jacopo “Seni-ente fosse accaduto”, il progetto teatrale promosso dall’Associazione Voglia di Vivere e rivolto alle pazienti in cura nelle strutture di oncologia e radioterapia dell’ospedale.
Il Laboratorio, che avrà cadenza settimanale, sarà tenuto da Lucia Padovani https://www.luciapadovani.com/, scrittrice, attrice sceneggiatrice e regista che ha dichiarato: “insieme alle terapie, proponiamo un’esperienza, non solo in condivisione con altre donne, ma che può permettere anche di raccontare il proprio vissuto agli altri e aiutare a superare paure, vergogna della malattia, insicurezza, negazioni e tutto quello che generalmente si verifica a livello fisico e psicologico quando si deve affrontare una malattia oncologica come il carcinoma mammario. Il teatro, poi, come disse Aristotele, guarisce anche chi guarda e le persone che vedranno realizzato lo spettacolo forse avranno meno pregiudizi e riceveranno anche dei messaggi di prevenzione” .
Ha aggiunto il direttore sanitario del presidio, la dottoressa Lucilla Di Renzo: “abbiamo accolto con grande favore questo ulteriore progetto che ci è stato proposto dall’Associazione; ringraziamo la presidente Deanna Capecchi anche a nome della coordinatrice infermieristica, la dottoressa Mariella Margelli e ai dottori Mauro Iannopollo e Marco Stefanacci direttori delle strutture di oncologia e radioterapia e alla dottoressa Maria Sciamannini della Breast Unit. Alle nostre pazienti sarà offerta un’altra occasione, questa volta creativa, per affrontare nel miglior modo possibile una malattia purtroppo in aumento anche nelle giovani”.
Il progetto è finanziato, attraverso specifico bando, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Alla presentazione, in sala Cinzia Lupi, erano presenti oltre ad alcune pazienti anche i sanitari e diverse volontarie dell’Associazione.
Il Laboratorio teatrale prevede di fornire le basi minime di teatralità e di interpretazione, l’ascolto del corpo e dei movimenti, la scrittura drammaturgica, la focalizzazione sui vari passaggi, la comprensione delle varie emozioni provate, come si è affrontato il cambiamento del proprio corpo, come ci si è sentite accolte dal mondo sanitario, quali sono gli esami diagnostici che spaventano di più, e come e se sono state superare le paure (magari attraverso i gruppi di auto mutuo aiuto).
Conclude Di Renzo: “la scrittura drammaturgica, che verrà affiancata alla preparazione di questo progetto teatrale rivolto alle donne che hanno incontrato il tumore al seno ed alle loro famiglie, durante buona parte del percorso formativo ed espressivo, fornirà un ulteriore strumento, che avrà la funzione di spostare il proprio sentire dalla mente e dal cuore delle partecipanti su un foglio di carta e poi, dal foglio alla voce e quindi, dalla voce al palcoscenico. Si vuole infondere fiducia alle donne, far loro sapere che guarire è possibile, che si possono vincere i tanti pregiudizi e le paure che le accompagnano nel loro “viaggio” e che ognuna di loro ha una storia importante da raccontare”.
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www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-11-11 15:00:13 da Redazione
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