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23/12/2024
– «Se pensate di essere vittima delle truffe non vergognatevi di chiedere aiuto: chiamate le Forze dell’Ordine e denunciate. Chi si deve vergognare sono i delinquenti che cercano di derubare le persone più fragili». È questo il messaggio lanciato da “Più sicuri insieme”, la campagna di sensibilizzazione e informazione contro le truffe agli anziani, riproposta anche quest’anno dal Comune di Pesaro, finanziata dal Ministero dell’Interno.
«Difendersi è possibile, ma per farlo occorre avere gli strumenti e i supporti giusti», hanno ricordato il sindaco Andrea Biancani e gli assessori Sara Mengucci e Luca Pandolfi. Consigli e suggerimenti che entreranno nelle case dei pesaresi attraverso un nuovo spot che verrà trasmesso nelle tv, radio locali, «e – dice Biancani – ci piacerebbe diffonderlo anche nei cinema della città», oltre ad essere pubblicato nei social del Comune di Pesaro. Poi inserzioni nei quotidiani, e un numero monografico del CON, il notiziario dell’Amministrazione, che dopo anni torna nelle case dei pesaresi. «Uno strumento cartaceo, che arriva a tutti, soprattutto al pubblico a cui vogliamo rivolgerci», ha detto il sindaco Biancani, che spiega: «Uniti possiamo sconfiggere le truffe. Le cronache quotidiane ci riportano sempre più spesso episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini, soprattutto anziani. Ancor più se soli, fragili e vulnerabili. Sono diventate innumerevoli le strategie adottate dai malviventi per carpire la fiducia delle vittime. Spesso si fingono avvocati, carabinieri, poliziotti ma anche funzionari di qualche ente nazionale, così da poter far leva sulle preoccupazioni delle vittime che non sempre riescono a rendersi conto del raggiro. La campagna “Più sicuri insieme 2024” – che si pone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su truffe e inganni – torna con una nuova edizione, promuovendo alcune buone pratiche rivolte ai cittadini di tutte le età. Per esempio, è importante diffidare delle apparenze che spesso possono trarre in inganno; se qualcuno vi fa richieste di denaro è un campanello dall’arme che non va sottovalutato, soprattutto se vi vengono fatte da figure che dicono di appartenere alle forze dell’ordine; tesserini o documenti possono essere falsi e non bastano per potersi fidare di qualcuno; non bisogna mai aprire la porta della propria abitazione a degli sconosciuti. Massima attenzione anche ai messaggi via SMS o Whatsapp, sono una forma di attacco pericolosa che viene utilizzata sia contro i privati che contro le aziende. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio personale, i morti di questi subdoli raggiri subiscono anche il senso di colpa e quindi una vittimizzazione secondaria, forse ancora più grave da superare perché di natura psicologica, e che rappresenta un trauma costituito dalla vergogna, dal riconoscersi inadeguati o addirittura troppo ingenui. Spesso questi sentimenti, difficili da affrontare anche con i propri affetti più stretti, spingono le persone a non denunciare lasciando così impuniti i malviventi. Cascare nella “trappola” dei malviventi può capitare a tutti, è diventato sempre più difficile riuscire a distinguere le truffe in modo chiaro, per questo non ci si deve vergognare nell’ammettere di essere stati ingannati. i morti, infatti, sono tante e di tutte le età. ll primo passo è cercare di combatterli, insieme, abbattendo il muro della vergogna e denunciando l’accaduto. Solo segnalando sarà possibile aiutare altre persone ad evitare la stessa sorte. Per questo non abbiate timore, il Comune di Pesaro e le forze dell’ordine sono e saranno sempre a disposizione dei cittadini con un’azione congiunta, contribuendo a creare insieme un ambiente più sicuro e informato per tutti».
Il messaggio, chiaro e forte che vuole lanciare il Comune di Pesaro, in sinergia ce in collaborazione a 360° con le Forze dell’ordine è quello che “difendersi si può”. Così l’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci: «La sicurezza dei cittadini è una priorità per il Comune di Pesaro. Specialmente se parliamo degli anziani, più esposti ai raggiri e alle truffe, perché potenzialmente più fragili e soli. È quindi un nostro dovere, insieme alle Forze dell’Ordine, fornire loro gli strumenti giusti per difendersi, anche attraverso campagne di sensibilizzazione, come quelle che l’Amministrazione sta portando avanti da anni. Su tutti l’informazione e la prevenzione, ma occorre soprattutto trasmettere la consapevolezza che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto di fronte ad una situazione a rischio, poco chiara o di possibile raggiro. La tutela dei nostri anziani è una responsabilità collettiva, per questo “Più sicuri insieme” non è solo una campagna di sensibilizzazione rivolta agli anziani, ma si rivolge anche ai loro parenti, agli amici, ai vicini di casa e a tutte le persone coinvolte nella loro vita. L’obiettivo, infatti, è quello di creare una rete di protezione e sostegno intorno a loro, riducendo così il rischio che diventino vittime di truffe, ma soprattutto per ribadire il messaggio che non sono soli. Denunciare è fondamentale, così come lo è condividere con le persone di fiducia quanto accaduto, per poi aiutare le Forze dell’Ordine a individuare gli autori dei raggiri ed evitare che questi fatti si ripetano. L’appello è: anche quando si ha un minimo dubbio non esitate a contattare i numeri di emergenza, con la certezza di ottenere una risposta, o magari anche solo un consiglio su ogni vostro problema riguardante la sicurezza, a tutte le ore del giorno e in modo tempestivo: 112 numero unico di emergenza, il 113 la Polizia, il 117 Guardia di Finanza, 115 i Vigili del Fuoco, il 118 l’emergenza sanitaria, e la Polizia Locale allo 0721387800. Un ruolo fondamentale in questa battaglia la possono giocare i vicini di casa. È importante vivere in armonia per aiutarsi a vicenda: se si sentono dei rumori anomali in un appartamento adiacente, se si vedono aggirarsi persone sospette sapendo che in quell’abitazione ci sono persone anziane, è di estrema importanza chiamare i numeri di emergenza, che risponderanno in maniera celere. La casa in cui vivono i nostri anziani deve essere un luogo dove vivere in serenità e sicurezza. Tutti abbiamo diritto di vivere senza paura, a qualsiasi età, per questo è doveroso ringraziare le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine per il loro ricercato lavoro e continuare a collaborare per una maggiore tutela e conoscenza del pericolo».
Luca Pandolfi, assessore alle Politiche Sociali: «Torniamo a riportare, tra i pesaresi, “Più sicuri insieme 2024”, la campagna di sensibilizzazione contro le truffe e i raggiri, nata con l’obiettivo principale di promuovere una cultura della prevenzione nella nostra città. È un’iniziativa che ripetiamo con una nuova edizione, e che si è rivelata da subito partecipata e ben accolta tra i destinatari che non sono solo coloro che vivono la “terza età” ma tutti i cittadini. Questo perché è doveroso ricordare che la rete di solidarietà e sostegno, deve essere sempre salda e sempre rivolta a tutelare i più fragili. È così che anche i familiari, gli amici, i vicini di casa, i conoscenti, la comunità tutta, deve sentirsi responsabilizzati nell’accogliere – e ascoltare – chi si è trovato (o presume di esserlo) vittima di una truffa o raggiro. Spesso, infatti, gli anziani, potenzialmente più fragili e soli, per il timore di essere scherniti per l’essersi ritrovati vittime di questo tipo di reato, preferiscono non raccontare quanto è loro accaduto. È invece necessario condividerlo, sia perché le Forze dell’Ordine possano individuare i colpevoli e, di conseguenza, evitare si ripetano; sia perché è utile a tutti capire quali possano essere le situazioni in cui incappare. Ed è proprio quanto abbiamo voluto presentare nelle prime edizioni della campagna “Sicuri di essere al sicuro”, durante le quali abbiamo realizzato dei video con attori che inscenavano casi di raggiro. Casi che abbiamo messo in scena tramite gli sketch teatrali realizzati dalle compagnie amatoriali della città, nelle sedi dei centri sociali. Purtroppo le casistiche delle truffe e dei raggiri sono in crescita, rafforzate dai nuovi strumenti di comunicazione e contatto. Per questo è necessario far sapere che, a Pesaro, c’è una rete solidale attiva e presente che si aggiunge alla presenza, capillare e preziosissima, delle Forze dell’Ordine che, non secondario, garantiscono la discrezione delle segnalazioni, il rispetto della privacy di chi denuncia il reato. Faccio tre appelli ai nostri anziani. Il primo è quello di fidarsi dei vostri amici, delle persone a voi care e delle forze dell’ordine raccontando loro quanto capitato. Il secondo, non fidatevi di chi non conoscete e vi chiede denaro o informazioni personali: se avete dei dubbi, se la persona che si presenta al citofono non è stata anticipata da un’informazione ufficiale, se quello che vi dice non “vi suona” veritiero non abbiate paura, e trovate una scusa per allontanarli da voi. Il terzo, non vergognatevi a chiedere aiuto: la città è con voi».
Questo l’intervento di sua eccellenza Prefetto di Pesaro e Urbino dott.ssa Emanuela Saveria Greco, rappresentata in conferenza stampa dal Vice Prefetto Vicario Antonio Angeloni: «Negli ultimi mesi nella nostra provincia si sta registrando un inquietante aumento di truffe e tentativi di raggiro ai danni degli anziani, un fenomeno che non solo priva i morti dei loro beni, ma colpisce anche la loro serenità e sicurezza. Tutto inizia con una telefonata: un malfattore si finge un Carabiniere, Poliziotto o Finanziere e racconta di una falsa emergenza che coinvolgerebbe un figlio o un nipote.
Parlano di gravi problemi, come un incidente o un arresto, e chiedono di intervenire per “aiutare” il familiare in difficoltà. Subito dopo, alla porta di casa si presenta un complice, spesso spacciandosi per un avvocato, che chiede soldi o gioielli per pagare una presunta cauzione o per offrire assistenza legale. Questo meccanismo è progettato per spingere la vittima a cedere rapidamente senza dare al povero malcapitato il tempo di riflettere o di contattare il parente. Per gli anziani che hanno speso una vita a mettere da parte dei risparmi o che possiedono gioielli, magari di famiglia, oltre al dispiacere per aver perso tutto subentra anche un senso di frustrazione, per aver consegnato direttamente ai truffatori i loro averi, e di vergogna per essersi lasciati ingannare. Voglio dire loro che purtroppo si tratta di abili malviventi, capaci di convincere chiunque e dunque di non vergognarsi e di denunciare subito l’accaduto alle forze di polizia in modo che gli autori dei reati
possano essere individuati. Colgo l’occasione per ribadire alcune regole semplici ma fondamentali per tutelarsi: non consegnate mai denaro o oggetti di valore a nessuno e non aprite la porta a
sconosciuti. Di fronte a una richiesta sospetta, contattate immediatamente i numeri di
emergenza o rivolgetevi a una persona fidata. Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con gli Enti locali, è impegnato da tempo nel contrasto alle truffe agli anziani attraverso campagne informative e di sensibilizzazione per prevenire questo odioso fenomeno e ha finanziato vari progetti
anche in questa provincia e, da ultimo, nei Comuni di Pesaro e Urbino. Come Prefetto, ho deciso di avviare un’importante iniziativa insieme ai vertici delle Forze di Polizia, alla Direttrice scolastica provinciale e al 28° Reggimento “Pavia”: un volantino informativo che sarà distribuito nelle scuole e nei luoghi frequentati dagli anziani che contiene utili indicazioni. Confido nella collaborazione dei giovani che possono svolgere ruolo importante per sensibilizzare i nonni, mettendoli in guardia e sostenendoli. Solo insieme possiamo costruire una comunità più sicura».
«Non cadete nella trappola dei truffatori». A lanciare un appello in difesa degli anziani nei confronti delle truffe telefoniche è il questore di Pesaro e Urbino Francesca Montereali che mette in guardia la cittadinanza, in particolare gli anziani e le loro famiglie, riguardo all’aumento delle truffe telefoniche che mirano a sfruttare la vulnerabilità di questa fascia della cittadinanza. Negli ultimi mesi all’ufficio denunce della Questura sono stati segnalati numerosi casi di truffe perpetrate tramite telefonate ingannevoli, in cui i malintenzionati si spacciavano per avvocati, carabinieri, poliziotti, istituzioni, enti pubblici o persino familiari in difficoltà. Il questore di Pesaro, per cercare di prevenire questo odioso fenomeno, elenca una serie di consigli utili. «Diffidate sempre delle richieste di soldi – sottolinea la dirigente della Questura -: non consegnate o inviate mai denaro, oggetti preziosi o informazioni personali a chiunque vi contatti telefonicamente, soprattutto se non conoscete la persona che vi ha cercato. Verificate l’identità di chi sta parlando con voi: se qualcuno si presenta come un avvocato, un rappresentante delle forze dell’ordine, di un ente pubblico o di un’azienda conosciuta, chiedete sempre le generalità dell’operatore che sta parlando con voi e un recapito telefonico e verificare, insieme a un familiare o a una persona di fiducia il numero ufficiale dell’ente. Non fornite mai informazioni personali: mai comunicare dati sensibili come le coordinate bancarie o il numero della carta bancomat o il pin, altri numeri di telefono o la residenza di familiari. Parlate con i vostri cari o con vicini di casa di fiducia: tenete sempre aperta la comunicazione con loro, informandoli di eventuali chiamate sospette e chiedendo consiglio in caso di dubbio. Segnalate le truffe: qualora sospettiate di essere stati vittime di una truffa o se avete ricevuto una chiamata sospetta, è fondamentale contattare immediatamente le forze dell’ordine». Il questore lancia anche un appello ai familiari: figli e nipoti devono essere in prima linea nella lotta ai malviventi cercando di offrire ai loro congiunti informazioni chiare sull’utilizzo dei dispositivi che potrebbero veicolare delle truffe. «Discutere, confrontarsi e parlare in famiglia dei casi di truffe che quotidianamente si leggono sulla cronaca locale può essere un buon modo per sensibilizzare gli anziani permettendo loro di riconoscere il pericolo sul nascere».
I video, realizzati da Francesco Agostini, scritti da Davide Di Pinto, con Carlo Pagnini protagonista principale delle campagne contro le truffe agli anziani, Luca Vichi e Jurgen Xhaferi, verranno diffusi nelle tv locali, sui social del Comune, proiettati in occasione di eventi nei quartieri «e – spiega il sindaco – ci piacerebbe diffonderlo anche nei cinema della città».
Altresì nei media locali verranno riprodotti spot radiofonici, inserzioni promo istituzionali sui quotidiani.
Torna il CON, il notiziario del Comune di Pesaro, con un numero speciale monotematico dedicato alla campagna “Più sicuri insieme”. Il giornale è stato distribuito in studi medici, negozi, supermercati, farmacie, luoghi di passaggio e frequentati «vorremmo che tutti i cittadini, anche i più piccoli, veicolassero questo messaggio fino a farlo arrivare ai loro nonni, genitori, vicini di casa, amici. Ben in evidenza, in un box giallo da ritagliare e apporre in un punto ben visibile della casa, i numeri di emergenza da chiamare: 112 (numero unico di emergenza), 113 (Polizia), 117 (Guardia di Finanza), 115 (Vigili del Fuoco), 118 (Emergenza Sanitaria), 0721387800 (Polizia Locale), ai quali si aggiungono i numeri dei servizi sociali del Comune di Pesaro: 0721387401-318. E alcuni consigli utili su come difendersi da truffe e raggiri: mai aprire la porta di casa agli sconosciuti; Poliziotti, Finanzi, Carabinieri non chiedono mai soldi; funzionari del Comune, Enel, Marche Multiservizi e altri Enti pubblici, non si presentano mai a casa vostra senza preavviso e non chiedono soldi; attenzione a non farsi convincere dall’aspetto rassicurante di chi bussa alla vostra porta perché i ladri possono avere qualsiasi età, aspetto fisico, nazionalità e genere; non accettare proposte commerciali telefoniche.
www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2024-12-23 10:21:01 da
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