“Poesia del Giorno” è un’estensione della rubrica settimanale “controVerso” dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d’animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:
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- Inviare una mail a [email protected] con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell’opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di mercoledì 3 aprile 2024, è:
LA PORTA CELESTE
di Barbara Caporicci di Bologna
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Segna un ciclo temporale
– sospeso –
questo tacito vagare
tra terra e infinito
dall’etereo confine
di girovaghi sognatori.
Conta a passi intermittenti
il dissolversi polveroso e precario della vita
– anelato –
dall’intimo soffio di un lieve sospiro.
Divora frenetico
il filo magnetico ma fragile
che lega l’attesa al tramonto
l’alba al risveglio
il vento alle foglie mature.
Le nubi si colorano
dei sogni più potenti.
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Recensione
È una poesia che esplora i confini tra il terreno e l’infinito, tracciando un ciclo temporale sospeso e tacito. Attraverso una prosa delicata, l’autrice dipinge un quadro di un viaggio interiore e metafisico.
Il testo di Barbara Caporicci inizia con una riflessione sul ciclo temporale, indicando una sensazione di sospensione e vagare silenzioso tra il mondo terreno e quello celeste. Le parole evocative trasmettono una sensazione di contemplazione e incertezza, mentre il tema del viaggio interiore emerge attraverso l’idea di “girovaghi sognatori“.
La poesia prosegue con una meditazione sulla natura effimera della vita, descritta come polverosa e precaria, dissolvendosi con il lieve sospiro interiore. Questa riflessione sulla caducità dell’esistenza contrasta con l’immagine del filo magnetico ma fragile che lega l’attesa al tramonto, l’alba al risveglio e il vento alle foglie mature. Questi elementi simbolici rappresentano la connessione tra i cicli naturali e la dimensione umana.
La poesia si conclude con un’immagine suggestiva delle nuvole che si colorano dei sogni più potenti, suggerendo un senso di speranza e possibilità oltre i confini della realtà quotidiana.
Una poesia che invita il lettore a riflettere sulla natura dell’esistenza e sulla relazione tra il terreno e il trascendente. La poesia offre una visione poetica del viaggio interiore e della ricerca di significato nell’esperienza umana.
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www.tarantobuonasera.it è stato pubblicato il 2024-04-03 08:01:00 da Gian Carlo Lisi
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