SAN BENEDETTO – Il fatto, accaduto a Porto d’Ascoli, emerge da un verbale (qui disponibile integralmente) recentemente pubblicato sull’Albo pretorio municipale. Il quantitativo di soldi non è eccessivo (50 euro) ma ciò non sminuisce il senso di una buona azione, fatta nel segno dell’onestà. E non è un caso isolato. Ecco alcuni precedenti
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Una buon’azione che non ha prezzo. Durante un’operazione di servizio, degli agenti in forza al commissariato di polizia sambenedettese hanno trovato 50 euro lungo l’androne di un palazzo di via Rubicone. Recuperata la banconota, i poliziotti l’hanno successivamente consegnata alla polizia municipale, attivando le procedure previste dal Codice civile e dalle norme comunali in materia. Non si tratta certo di una cifra astronomica ma, comunque, il gesto di onestà e di correttezza effettuato dagli uomini in divisa va sottolineato.
Il fatto è accaduto qualche mese fa, ma se n’è avuta notizia solo ora, poiché è stato redatto e pubblicato in Albo pretorio un verbale di consegna. Così, sono già state attivate le procedure codificate dal nuovo “Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti”, approvato dal Consiglio comunale. In base a questo atto, i soldi rinvenuti sono custoditi in apposita cassaforte presso l’ufficio economato del Comune. Come detto, il regolamento poggia anche su alcune basi del Codice civile.
Ad esempio: l’articolo 930 dice che spetta al ritrovatore, qualora questi ne faccia richiesta, un premio pari ad un decimo della somma ritrovata. I vigili provvedono a pubblicare un avviso riguardo alla merce rinvenuta. Se trascorre un anno dalla pubblicazione senza che il legittimo proprietario si fa avanti, chi ha ritrovato il materiale ne può diventare titolare.
Va detto che, nel recente passato, in città si è registrato qualche altro atto di alto senso civico simile. Ad esempio: un uomo trovò un anello d’oro nel parcheggio del centro commerciale PortoGrande e lo consegnò ai carabinieri. Sempre i militari dell’Arma hanno consegnati ai vigili un borsello recuperato in piazza Setti Carraro da un uomo nato in India. All’interno del contenitore c’erano ben 334 euro ed 80 centesimi, insieme ad una tessera fedeltà di un negozio di frutta e ad uno scontrino di un altro negozio ortofrutticolo. Elementi molto sommari: purtroppo insufficienti ai carabinieri della stazione di Porto d’Ascoli per tentare di risalire al legittimo proprietario del borsello e dei soldi. Qualche estate fa, durante un’azione anti-abusivismo, i vigili recuperarono addirittura una tiara: articolo di bigiotteria simile ad una corona.
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-11-25 18:05:18 da Marco Braccetti
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