Quest’anno sono state 45 le rose
che alle 11.36, mentre le campane della città e le sirene del
porto ricordavano i morti del ponte, l’associazione
territoriale “Quelli di ponte Morandi”, alla presenza del
presidente del municipio Federico Romeo, ha lanciato dal ponte
intitolato alle vittime del crollo. La cerimonia è stata fatta
in concomitanza con il minuti di silenzio della commemorazione
ufficiale tenuta alla Radura della Memoria. “Quest’anno ne
abbiamo 45 di rose – ricorda Giusy Moretti, dell’associazione –
43 rose bianche per ricordare i morti, una rossa per i nostri
decessi, gli anziani sradicati dalla loro realtà, che hanno
accelerato il processo di vita, e una per i sopravvissuti”.
Oltre alle rose anche molti cartelli per mantenere alta la
memoria della tragedia. “Ogni cartello mostra frasi prese dal
processo – continua Moretti -. Ho vissuto 51 anni sotto quel
ponte convinta che non potesse cadere, ci abbiamo fatto vivere i
nostri cari, ma noi eravamo forse gli unici a non conoscerne la
pericolosità. Quello che è uscito dal processo è da pelle d’oca,
c’è solo una parola per questa strage annunciata: ‘vergogna’”.
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