Portano droga e telefoni in carcere: in tre entrano da un buco della rete  – Teramo

Portano droga e telefoni in carcere: in tre entrano da un buco della rete  – Teramo



TERAMO. La cronaca a raccontare scene che sembrano uscite da un film: in tre, due uomini e una donna, bloccati in carcere dopo essere entrati da un buco della recinzione di Castrogno per portare droga e cellulari a un detenuto.
È successo nella notte tra giovedì e venerdì nell’istituto penitenziario teramano, lo stesso dove, un anno fa, un detenuto è scappato calandosi con una corda e poi tagliando la recinzione. E sembra che i tre siano entrati proprio da quel varco armati di un grosso bastone alla cui sommità era stato legato un filo di ferro con un pacco contenente droga e telefonini. Anche in questo caso a rievocare immagini care alla filmografia.
Ora sarà il fascicolo aperto dal sostituto procuratore di turno Enrica Medori a ricostruire nei dettagli la dinamica: per il momento i tre, tutti italiani, sono stati arrestati con l’accusa di spaccio aggravato dall’essere stato commesso in un carcere così come previsto dal testo unico di leggi in materia di sostanze stupefacenti. Ad accorgersi della presenza dei due uomini e della donna sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che hanno subito dato l’allarme facendo scattare i vari dispositivi di sicurezza. Nelle prossime ore i tre compariranno davanti al giudice per l’ udienza di convalida.
E se l’inchiesta della Procura proverà a mettere ordine nello svolgimento dei fatti ancora tutti da chiarire, il caso riaccende i fari sulle condizioni di sicurezza di uno degli istituti di pena più sovraffollati della regione con un numero di reclusi che oggi supera i 400 e quello di agenti di polizia penitenziaria da tempo ben al di sotto della pianta organica così come ormai da anni denunciano (senza essere ascoltati) i sindacati. Il fenomeno dell’ingresso della droga in carcere, unitamente a quello dei telefoni cellulari, negli ultimi tempi ha avuto un notevole incremento su tutto il territorio nazionale. Ed è evidente che laddove il sovraffollamento della cittadinanza carceraria è un’emergenza, gli episodi diventano sempre più numerosi. Così come succede a Castrogno che negli ultimi tempi ha visto nuovamente aumentare il numero di reclusi.
Va ricordato che a marzo in sette sono stati arrestati con l’accusa di aver fatto entrare sostanza stupefacente in carcere con vari stratagemmi, a cominciare dai pacchi con alimenti e capi di abbigliamento. Stratagemmi che, in molte occasioni, sono stati scoperti dagli agenti di polizia penitenziaria che, nonostante i numeri sempre più esigui, ormai da tempo garantiscono controlli serrati proprio per contrastare il fenomeno.
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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-10-26 03:27:00 da


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