Porto di Talamone: «Serve la valutazione di impatto ambientale»

Porto di Talamone: «Serve la valutazione di impatto ambientale»


TALAMONE. Senza un progetto esecutivo e una valutazione di impatto ambientale non si può fare il nuovo porto di Talamone. Lo dicono con chiarezza le associazioni ambientaliste che hanno incontrato la stampa.

C’erano Anna Bardelli, presidente di Italia Nostra, sezione Maremma Toscana, Roberto Barocci, presidente del Forum Ambientalista per la Provincia di Grosseto, e Luca Passalacqua, presidente del Wwf Provincia di Grosseto.

Durante l’incontro, i rappresentanti delle associazioni hanno espresso preoccupazioni riguardo il progetto di massima e sottolineato la necessità di presentare un progetto esecutivo per consentire un’adeguata valutazione di impatto ambientale (Via). 

Il progetto di massima, dicono i rappresentanti delle associazioni, attualmente non è sottoposto a valutazione di impatto ambientale a causa dell’assenza di dettagli tecnici fondamentali.

«Non ci sono elementi sufficienti per fare osservazioni puntuali» è stato sottolineato nel corso della conferenza.

La legge, infatti, stabilisce che chiunque voglia realizzare opere di tale portata debba presentare un progetto esecutivo e, ove necessario, uno studio di impatto ambientale per consentire valutazioni precise. 

I rischi concreti: insabbiamento e allagamenti

Tra i temi sollevati, è emerso il rischio concreto di insabbiamento delle foci, un problema che potrebbe causare gravi disagi al sistema idraulico locale. Come spiegato nel corso della conferenza stampa, «se la foce si insabbia, l’acqua non defluisce e i terreni agricoli rischiano l’allagamento» una situazione già nota nei canali drenanti della pianura di Grosseto.

Questi eventi non sono nuovi nella zona, come dimostrano i frequenti episodi di chiusura delle foci, che comportano innalzamenti delle acque e rischi significativi per l’agricoltura.

La normativa e la procedura da seguire  

Durante l’incontro è stato ribadito il contenuto del DPR 509/6, che impone la presentazione di un progetto definitivo corredato di studio di impatto ambientale, laddove richiesto.

«La legge è chiara: il sindaco deve invitare il richiedente a presentare il progetto definitivo per la trasmissione alla competente autorità regionale» è stato evidenziato.

I rappresentanti delle associazioni hanno ricordato che anche il precedente progetto del 2021-22, presentato dal Comune di Orbetello, era stato sottoposto a una rapida valutazione regionale, che aveva stabilito la necessità di una Via approfondita

Le richieste delle associazioni ambientaliste

Anna Bardelli, Roberto Barocci e Luca Passalacqua hanno espresso un chiaro messaggio: il rispetto della legge è fondamentale per garantire una valutazione puntuale e trasparente dell’opera. Secondo quanto emerso in conferenza stampa, un’accelerazione dei tempi sarebbe stata possibile solo con la presentazione immediata del progetto definitivo.

«Noi continueremo a vigilare perché  la legge venga rispettata e le procedure siano seguite» hanno dichiarato con fermezza i rappresentanti delle associazioni.

In attesa della presentazione del progetto esecutivo, le associazioni ambientaliste restano in allerta, pronte a monitorare ogni sviluppo a tutela del territorio e delle risorse ambientali della Maremma Toscana.


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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-17 16:11:48 da MaremmaOggi


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