Poste Italiane non torna indietro, chiudono cinque uffici a Torino


“Siamo molto rammaricati di non aver incontrato la disponibilità ad una rivalutazione né un rinvio dei provvedimenti di chiusura annunciati in attesa di individuare soluzioni che permettano il mantenimento del presidio e servizio sul territorio”. 

Ad affermarlo la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, che ha partecipato all’incontro, in Regione, con i rappresentanti di Poste Italiane, in merito all’annunciata chiusura di 5 uffici postali in città, nell’ambito del piano di riorganizzazione e razionalizzazione dell’azienda. 

“Pur comprendendo lo sforzo profuso dalla società nell’implementazione di servizi alternativi rispetto ai canali tradizionali – aggiunge Favaro -, riteniamo infatti che la decisione esprima effetti negativi per i nostri cittadini, in particolare i più fragili e non tenga in debita considerazione le specificità del territorio torinese e le conseguenti difficolta negli spostamenti di quei cittadini interessati dalla chiusura di uffici un tempo a loro vicini”.

L’incontro era stato convocato dalla Regione dopo l’invio di una lettera da parte dell’assessore agli Enti locali Enrico Bussalino per chiedere un confronto diretto sulle motivazioni alla base del piano di razionalizzazione.

“Abbiamo chiesto a Poste Italiane di rivedere questa decisione, proponendo eventualmente una riduzione degli orari di apertura anziché la chiusura degli uffici – ha dichiarato l’assessore Bussalino –. Tuttavia, l’azienda ha confermato che tali provvedimenti rientrano nel piano nazionale di razionalizzazione. Di fronte a questa posizione, abbiamo richiesto a Poste di valutare soluzioni alternative che possano conciliare le esigenze aziendali con quelle della cittadinanza, ottenendo un riscontro positivo”.

Tra le proposte avanzate dalle istituzioni, vi è la creazione di punti di riferimento nelle zone interessate dalle chiusure, per garantire la continuità di servizi essenziali come il pagamento delle bollette e il prelievo di contante, in particolare nelle aree dove già si registrano carenze di servizi da parte di altri istituti di credito. Poste Italiane ha accolto positivamente queste richieste al fine di mantenere un dialogo costruttivo con le amministrazioni e si impegna a condividere tutte le soluzioni, tra le quali nuovi sportelli automatici Postamat, con tempi di attivazione brevi e predisporre i “PuntoLIS”, ovvero un punto di appoggio presso negozi di vicinato, come tabaccherie e farmacie, dove sarà possibile accedere a servizi postali di base. 

“La Regione e le amministrazioni comunali lavorano per tutelare i propri cittadini e rispondere alle loro esigenze – ha aggiunto Bussalino –. Poste Italiane non è solo un servizio, ma un presidio sociale fondamentale per le nostre comunità. Abbiamo chiesto all’azienda di collaborare concretamente per assicurare la continuità di servizi indispensabili.”

L’incontro si è concluso con l’impegno delle parti a monitorare la situazione e a lavorare in sinergia per garantire che i cittadini non vengano penalizzati dalle misure di razionalizzazione previste dal piano di Poste Italiane. 

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