Presidente, 30 anni senza di te: oggi è cambiato tutto

Sono già trent’anni dalla scomparsa di Costantino Rozzi, storico presidente dell’Ascoli Calcio. Il ricordo dei tifosi.

Con una messa celebrata ad Ascoli Piceno è stato ricordato Costantino Rozzi, a trent’anni dalla scomparsa. Storico presidente dell’Ascoli Calcio, con lui e con Carlo Mazzone allenatore la squadra raggiunse i più grandi successi di sempre, entrando in serie A e conquistando risultati importanti anche contro squadre più blasonate.

Nel 1987, l’Ascoli Calcio vinse anche una coppa europea, la Coppa Mitropa, che Rozzi stringe nella celeberrima foto che mostriamo qui sopra. Presidentissimo era chiamato Costantino Rozzi, perché grazie alla sua passione e alle sue intuizioni riuscì a portare la squadra di calcio a livelli mai visti.

Rozzi è stato uno degli ascolani più amati dai propri concittadini, come dirigente calcistico ma anche come imprenditore. Ricordarlo a trent’anni dalla morte è doveroso.

A 30 anni dalla scomparsa una messa per Costantino Rozzi, presidentissimo dell’Ascoli Calcio

La città di Ascoli Piceno ha dedicato una statua a Costantino Rozzi, una scultura in bronzo, opera dell’artista Giuseppe Cordivani, collocata nei giardini di corso Vittorio Emanuele e inaugurata il 26 dicembre del 2022. Quest’anno, invece, a trent’anni dalla sua scomparsa, il 18 dicembre 1994, Rozzi è stato ricordato con una messa, celebrata nella chiesa di San Luca Evangelista a Villa Pigna. Alla funzione erano presenti i familiari e i tifosi dell’Ascoli Calcio. Sono passati già trent’anni ma gli ascolani conservano ancora un ricordo vivo del Presidentissimo. Nell’anniversario della morte, oltre a partecipare alla messa, tante persone, soprattutto tifosi, si sono recati sulla tomba dell’imprenditore, al Civico Cimitero di Ascoli, per lasciare dei fiori ma anche sciarpe da stadio e tanti altri oggetti e ricordi legati all’Ascoli Calcio.

Rozzi aveva solo 65 anni quando morì per una malattia, che lo strappò all’affetto dei suoi familiari ma anche di tanti tifosi e persone comuni che lo amavano per tutto quello che era stato capace di fare non solo per l’Ascoli Calcio ma anche per tutta la città di Ascoli.

La figlia Antonella ha ricordato il padre con tenerezza e malinconia. Con il rimpianto per una perdita precoce ma anche con l’orgoglio di essere stata la figlia di un uomo importante e generoso, che tanto ha fatto per la sua città. Oltre ad esser stato un dirigente sportivo brillante e lungimirante, Costantino Rozzi è stato un imprenditore leale e umano, che non si era dimenticato delle sue umili origini.

Faceva beneficenza di nascosto, lontano dai riflettori e il suo più grande desiderio era quello di essere ricordato dalle persone comuni, come ha confidato la figlia Antonella al Resto del Carlino.