«Priorità assoluta ai residenti, poi ai clienti delle attività comm…

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«Priorità assoluta ai residenti, poi ai clienti delle attività comm…

ANCONA – Il Piano urbano della mobilità sostenibile presentato ieri dall’amministrazione di Ancona porterà, quando sarà attuato a pieno, sostanziali modifiche alla sosta in centro, al fine di renderla più facile per i residenti in primis e per i clienti delle attività commerciali poi, con l’intento di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente in generale. Per fare ciò, si legge dal ‘bignamino’ del Pums, verrà potenziato e non di poco il sistema dei parcheggi interno ed esterno alla città, mentre verranno introdotte zone, definite cerniere di mobilità, per permettere ai lavoratori e a chi abita in periferia di poter parcheggiare lì la propria auto e proseguire verso il centro attraverso i mezzi pubblici. I tempi di queste modifiche, come già detto ieri, non sono però al momento stati annunciati.

Detto tutto ciò, come primo punto di strategia progettuale riferibile alla sosta, il Pums prevede la rivisitazione della politica di tariffazione degli stalli blu o, per parlare in gergo, posti blu. E, per farlo, si terrà conto delle seguenti categorie in ordine di importanza: al primo posto la sosta residenti, al secondo la sosta breve degli utenti dei servizi pubblici e commerciali, al terzo i pendolari e quelli della ‘sosta lunga’, a cui verranno applicate politiche di disincentivazione all’utilizzo degli spazi blu. La traduzione sostanziale dell’ultimo punto? Fermarsi in centro con il proprio mezzo per oltre un’ora diventerà un salasso. All’interno della stessa politica sono previsti inoltre stalli riservati ai soli residenti, altri esclusivi per la sosta veloce. Probabile anche la ridefinizione degli spazi esistenti soprattutto a Palombina e Torrette. Ad ogni modo il progetto verrà definito nel Pgtu e nel Pup.

I park, chiamati un po’ da tutti maxiparcheggi anche se la gran parte in realtà non lo sono, giocheranno anche loro un ruolo chiave. Alcuni verranno costruiti come il San Martino. Altri verranno riattivati full time come l’Umberto I. Ad ogni modo questi sono i posti previsti in ognuno di loro: Nello scambiatore degli Archi 587, al Traiano 152, al Cialdini 70, al Torrioni 110, allo Scosciacavalli 158, all’Umberto I 98, allo Stamira 528, all’Ex Fornace del Verrocchio 260, nell’area del centro storico con 120-150, al San Martino 110, al Birarelli 80-85 e infine la cerniera portuale con 400 per un totale di 2.673-2.708 posti.

Ovvio tuttavia che per arrivare a snellire il traffico in centro città servano parcheggi scambiatori agli ingressi nord e sud. E infatti assumono un ruolo di rilievo, all’interno del Pums di Ancona, il già citato scambiatore del Verrocchio a nord e quello a raso di piazza d’Armi a sud, con quest’ultimo che tornerà utile soprattutto per il Trasporto pubblico extraurbano.

Tutto ciò senza dimenticare come il Piano urbano della mobilità sostenibile introduce l’individuazione di ulteriori parcheggi e nodi di scambio, denominati cerniere di mobilità, utilizzabili sia dai fruitori esterni dei servizi amministrativi e commerciali della città, che dai residenti delle frazioni. Qui sarà possibile effettuare la cosiddetta rottura di carico. In pratica l’automobilista arriva con il proprio mezzo, parcheggia e prosegue verso il centro cittadino grazie ad un bus. Al momento le cerniere di mobilità risultano essere 11 e sono tutte collocate lungo le principali direttrici in ingresso alla città. Il progetto verrà meglio definito nel Pgtu. Particolare attenzione sarà però riservata alla cerniera di mobilità definita ‘portuale’, essendo prevista nell’area attualmente occupata da AnconAmbiente. Questa, nelle intenzioni dell’amministrazione, avrà un ruolo quantomai strategico, dato che insiste sul sistema di via Mattei, ma nello stesso tempo rappresenta il retro della Stazione Ferroviaria, tanto che è possibile prolungare il sottopasso pedonale della stazione esistente in modo da connettere l’area con piazza Rosselli. Ugualmente strategica, sempre per chi ha redatto il piano, sarà l’area del parcheggio di testata della viabilità, parliamo sempre di via Mattei, sotto il viadotto di proprietà dell’Anas. Il progetto verrà definito nel Pgtu e nel Biciplan.

L’assessore alla Mobilità Giovanni Zinni ieri nel merito ha ribadito come: «il tutto è stato pensato con una gerarchia ben precisa: prima vengono i residenti, secondo viene la sosta produttiva e per ultimo il pendolarismo. Immaginare più parcheggi non vuol dire aumentare il traffico veicolare, un particolare a cui siamo molto sensibili. Perché costruiremo delle politiche collegate che porteranno ad ottenere comunque questo risultato».


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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-19 14:30:05 da


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