E’ polemica sulla nuova udienza del processo a Ciro Grillo, figlio dell’ex ideatore del Movimento 5 Stelle, al Tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna, accusato di stupro di gruppo insieme a tre suoi amici.
Ieri la ragazza italo-norvegese, che oggi ha 23 anni, ha risposto per più di 5 ore alle domande dell’avvocata Antonella Cuccureddu, difensore di Francesco Corsiglia, imputato con Grillo junior, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Un interrogatorio che ha acceso le polemiche e infiammato i social.
Le domande poste dalla legale di Corsiglia alla giovane sono, infatti, state ritenute “troppo intime”. “Ma se aveva le gambe piegate, come ha fatto a toglierle i pantaloni?”. Oppure: “Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?”. E ancora: “Perché non ha reagito con i denti durante il rapporto orale?”. E altre simili.
“E’ stato un interrogatorio da Medioevo”, ha detto alla fine dell’udienza l’avvocato Dario Romano, legale di parte civile della giovane accusatrice, che difende con l’avvocata Giulia Bongiorno, ieri assente per impegni istituzionali al Senato. Domande molto intime, con riferimenti particolari a posizioni, che alla fine dell’udienza hanno portato la ragazza a dire: “Mi sento svuotata, sono esausta, mi viene da vomitare”, prima di lasciare il Palazzo di giustizia di Tempio Pausania.
Diversa la versione dell’avvocata Cuccureddu che, all’uscita dal tribunale, ieri sera, ha ribadito con i cronisti che non erano domande intime. Anzi, ha rilanciato: “Nei processi si ricostruiscono i fatti. Il fatto di cui discutiamo è un fatto di violenza sessuale e non c’è niente di intimo in una violenza sessuale. O è una cosa intima o è una violenza sessuale. E il processo si fa per capire se è stata una cosa intima o violenza sessuale”.
Alla domanda dei cronisti se in questo modo non c’è il pericolo di una vittimizzazione secondaria della ragazza, l’avvocata ha replicato seccamente: “Il concetto di vittimizzazione parte da un presupposto, che ci sia una vittima- ha detto- Il processo si fa per accertare se c’è una vittima. Dopo di che il processo si fa per accertare i fatti che sono sequenze di condotte che si realizzano in un luogo e in un tempo. Si deve chiedere cosa è accaduto, segmento per segmento”.
“Siamo fermi a mezzo secolo fa quando il processo per stupro accusava chi subiva le violenze”. Ieri nel corso della deposizione al tribunale di Tempio Pausania, l’avvocata ha chiesto alla giovane: “Perché non ha usato i denti durante il rapporto orale?”, oppure: “Come hanno fatto a toglierle gli slip?”, replica Ilaria Boiano, legale dell’associazione ‘Differenza Donna’, in una intervista a un quotidiano, parlando del controesame di ieri con la presunta vittima della violenza sessuale.
“Credo che la collega non conosca il Codice”. ribatte, a sua volta, la Cuccureddu, legale di fiducia di Francesco Corsiglia, all’avvocata Ilaria Boiano.
La polemica continua sui social
Intanto sui social decine di persone hanno scritto e commentato quanto sarebbe accaduto nel processo a porte chiuse. In prima linea alcune attiviste dei movimenti femministi sardi che hanno paragonato l’andamento del dibattimento contro Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, al processo tenutosi a Latina nel 1979 riguardante il delitto del Circeo, contro Angelo Izzo, Andrea Ghira e Gianni Guido.
“Si potrebbe pensare di andare a manifestare fuori dal tribunale per portare la solidarietà a questa ragazza”, così scrivono sui social. Proposta che si sta valutando per le prossime due udienze previste in calendario per il 30 gennaio e 1 febbraio. “Così come è stato fatto in passato per processi riguardanti femminicidi tenutisi in Sardegna, potremmo pensare di mostrare la nostra vicinanza alla vittima venendo a Tempio Pausania”, ha confermato all’Ansa Maria Paola Curreli, attivista e componente dell’Associazione Noi Donne 2005.
La responsabilità della polemica, secondo l’avvocata Cuccureddu, è soprattutto dei giornalisti che accusa di averla intimidita. “Mi avete intimidita perché avete scritto che ho fatto domande che non erano ammissibili e avete riportato dichiarazioni in cui si dice che avrei fatto domande preistoriche o medievali contro la ragazza”.
“Ho ricevuto centinaia di messaggi da colleghi e magistrati di grandissima solidarietà e supporto e da una infinità di vostri colleghi che mi hanno dimostrato grande solidarietà. D’altra parte mi hanno chiesto come mai facessi domande su come le hanno tolto i pantaloni”. Poi annuncia che oggi “farà presente al Tribunale quanto sta succedendo in questo processo e qual è la pressione che sto subendo. Sono state stigmatizzate domande fatte dal Tribunale”.
Ciro grillo (Ansa/Facebook)
www.rainews.it è stato pubblicato il 2023-12-14 11:54:00 da
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