REGGIO EMILIA – “Il fratello di Saman doveva essere indagato due anni fa e le dichiarazioni fatte finora dal ragazzo sono da considerarsi nulle”, dice la presidente della Corte d’Assise dopo oltre un’ora di camera di consiglio. Parole che pesano, tanto che poco dopo qualcosa si muove: la procura dei minori, nell’ambito del coordinamento con la procura di Reggio, ha già recepito gli atti e sta valutando il da farsi. Cristina Beretti ha risposto così alle eccezioni poste dalle difese dello zio e dei cugini di Saman, tre dei cinque imputati per il suo omicidio, che avevano sollevato il tema del presunto “contributo materiale e morale del ragazzo” al delitto.
Difficile dire ora quale sarà il peso reale di questa udienza sulla sentenza prevista per il 17 novembre, ma di sicuro il processo registra una sorta di colpo di teatro proprio sul rush finale. Perché il fratello minore della 18enne di Novellara, uccisa la sera del 30 aprile 2021, è stato finora il teste chiave della procura, colui che da subito ha…
www.reggionline.com è stato pubblicato il 2023-10-27 18:00:34 da Margherita Grassi
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