VASTO – In risposta alle voci riguardanti la possibile trasformazione di strutture temporanee terziarie in permanenti, con particolare riferimento alla Costa dei Trabocchi e alla Via Verde, la Provincia di Chieti si fa portavoce della sua determinazione a preservare il patrimonio ambientale, sociale e culturale della Regione Abruzzo. Attraverso un comunicato del presidente della Provincia, Francesco Menna, si richiama l’attenzione dei consiglieri regionali affinché si tuteli la Via Verde, realizzata per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso della normativa nazionale. L’appello è chiaro e deciso contro qualsiasi tentativo di speculazione su questo bene pubblico, sottolineando l’importanza di gestire il territorio nell’interesse generale e non di singole attività commerciali.
A seguire quanto affermato dal presidente della provincia di Chieti e sindaco di Vasto Francesco Menna:
«Apprendiamo da una nota dell’associazione Nuovo Senso Civico che il Consiglio regionale potrebbe discutere oggi, con il pretesto delle “circostanze eccezionali”, un emendamento che autorizzerebbe le strutture temporanee terziarie, destinate a servire i territori di particolare interesse turistico-ricettivo, a diventare permanenti. Tra questi territori anche la Costa dei Trabocchi e la Via Verde che la Provincia di Chieti ha ideato, progettato e realizzato per promuovere un turismo sostenibile rispettoso dei luoghi e della normativa nazionale. I nostri uffici lavorano ogni giorno per proteggere e tutelare questo patrimonio di tutta la comunità abruzzese che la Provincia è chiamata a gestire con i Comuni e gli altri enti tra cui la Regione, un patrimonio pubblico dove sono benvenuti turisti e imprese che intendono rispettare questo bene comune dal valore inestimabile, non solo economico ma ambientale, sociale e culturale. Abbiamo costruito questo corridoio verde per impedire la cementificazione di un tratto bellissimo, unico, della Regione Abruzzo: chiediamo con forza ai consiglieri regionali di impedire che la nostra Via Verde sia aggredita da appetiti e voracità che contrastano con lo sviluppo che proprio la pista ciclopedonale sta assicurando non solo alla Provincia di Chieti ma all’intera Regione Abruzzo. Il nostro è un no chiaro e secco a qualsiasi tentativo di speculazione su un bene pubblico che deve essere valorizzato e gestito nell’interesse generale e non di singole attività commerciali».
www.zonalocale.it è stato pubblicato il 2024-01-30 18:18:11 da Chiara Gallo
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