PALERMO – La faccia sorridente di don Pino Puglisi campeggia già sui tram e sugli autobus di Palermo e lo farà fino al 30 ottobre: l’iniziativa voluta dal Centro Padre Nostro e realizzata con Amat, la società municipalizzata che ha fatto da sponsor tecnico offrendo gli spazi sui mezzi di trasporto, ha però scatenato un ampio dibattito sui social dividendo i commentatori fra chi ha mostrato di apprezzare l’idea e chi invece ha criticato aspramente il poster che raffigura il beato con accanto la scritta “Lasciamoci ‘trasportare’ da ‘Lui’”, con un intuibile gioco di parole.
Artale: “I tram una nostra idea”
“Ognuno è libero di esprimersi come vuole”, commenta a Livesicilia Maurizio Artale, responsabile del Centro Padre Nostro che, in occasione del trentennale dell’omicidio del sacerdote per mano mafiosa, ha messo su un programma di eventi iniziato a maggio e che si concluderà a ridosso del Natale. “Amat ci ha offerto gratuitamente gli spazi – continua – mentre la grafica e le spese di realizzazione sono state a carico nostro, lo abbiamo preferito rispetto ai tradizionali manifesti. In questi anni abiamo diffuso l’opera di don Pino Puglisi e nel trentennale avere dei mezzi pubblici col suo volto sorridente significa affidarci a lui per essere guidati e ‘trasportati’. La gente deve vedere il suo viso e chiedersi chi era e che cosa ha fatto”.
“I giovani devono chiedersi chi era”
Un obiettivo che Artale e il suo centro proveranno a realizzare anche presentando due libri fra settembre e ottobre, inaugurando un coworking a Brancaccio alla Torre Pollaccia, invitando 2 mila studenti in Cattedrale a cui distribuire delle figurine del santo. “Vogliamo invogliare i giovani a chiedersi chi fosse don Pino, vedendolo sulle figurine che solitamente raffigurano i calciatori – aggiunge Artale – Queste manifestazioni hanno ricevuto la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica perché Puglisi non era solo un religioso, ma anche un cittadino che ha dato l’esempio. Quando portò i giovani al duomo di Monreale a vedere il Cristo Pantocratore, disse loro che una tessera da sola non ha molto valore ma, tutte insieme, formano uno stupendo mosaico: ecco perché con le immagini dei volontari del centro abbiamo creato il volto di don Pino che è il simbolo del nostro programma”.
La piazzetta di Puglisi al buio
Le polemiche però restano e non sono neanche una novità. “Nel 2005 realizzammo un busto di don Pino – racconta il responsabile del Centro Padre Nostro – e ad alcuni non piacque; chiesi allora a chi criticava di portarne uno più bello così da sostituirlo… dopo 18 anni il busto è ancora lì. Nella piazzetta dedicata al beato mi sono sempre occupato di riparare i danni dei vandali sostituendo i lampioncini e quello che viene rotto, ma da due settimane non lo faccio e la piazzetta è al buio: nessuno se ne accorge, nessuno interviene, nessuno chiama le forze dell’ordine. Allora ben vengano le critiche, tutte, però bisogna anche darsi da fare”.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2023-08-14 05:40:00 da Roberto Immesi
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