In un’ ampia intervista la premier Giorgia Meloni fa il punto sull’attività del governo, affrontando diverse questioni: dai rapporti internazionali, alle tensioni nella maggioranza. Dall’amicizia con Elon Musk, alla scelta di non togliere la fiamma dal simbolo del suo partito, Fratelli d’Italia. “Ci si confronta, come d’altronde succede in tutte le famiglie che si rispettino. Il centrodestra è composto da forze politiche diverse, ognuna con la propria identità – dice la presidente del Consiglio a 7, il settimanale del Corriere della Sera – ma che sa sempre trovare una sintesi. Condividiamo una visione del mondo, e ci riconosciamo sui valori fondamentali. Questa è la nostra forza, da trent’anni a questa parte. Dopodiché, le maggioranze davvero litigiose hanno il problema di non riuscire a fare nulla. Non mi pare il nostro caso, francamente” chiosa.
La premier sottolinea i “punti di forza del governo”, in particolare “la capacità di dialogare con tutti. In questi due anni abbiamo rafforzato le nostre tradizionali alleanze, ma abbiamo anche aperto canali di confronto con partner con i quali prima si parlava poco o con cui i rapporti erano meno intensi. E questo è un grande valore aggiunto – osserva Meloni – che permette all’Italia di diversificare la sua proiezione geopolitica e geoeconomica. Pensate – spiega la premier – al nuovo partenariato che abbiamo instaurato con l’India: fino a pochi anni fa lì c’era persino il ban sulle imprese italiane, ora i nostri rapporti sono completamente cambiati, e questo ci sta offrendo grandi opportunità in campi prima inesplorati. Dalle interconnessioni economiche allo sviluppo dei biocarburanti, ad esempio”.
Alla domanda se c’è qualcosa che non rifarebbe Meloni risponde: “Gli italiani ci hanno chiamato a governare l’Italia in una fase estremamente complessa, e in questa complessità abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo un’unica bussola, quella dell’interesse nazionale. Chiaramente tutto è sempre perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati. E non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare. Solo chi non fa non sbaglia, diceva un vecchio proverbio popolare. Credo che dietro ogni passo si nasconda sempre il rischio di un inciampo, ma questa non è una valida ragione per restare fermi. Anzi”.
“Sulla guerra in Ucraina posizione di Trump totalmente sovrapponibile alla mia”
Citando “le ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti Trump” sulla guerra in Ucraina, tra cui quelle secondo cui ‘Putin dovrebbe pensare che è arrivato il momento’ per fare la pace perché ha perso e ‘quando perdi 700 mila persone, è il momento’, e ‘voglio arrivare ad un accordo e il solo modo di arrivarci è quello di non abbandonare l’Ucraina’, la presidente del Consiglio afferma, che “sono parole totalmente sovrapponibili a quelle che ho ripetuto, a nome dell’Italia, in molte occasioni”.E aggiunge: “Abbiamo sempre detto che l’unico modo per giungere ad una pace è costringere la Russia in una situazione di stallo, perché non c’è alcuna possibilità di pace se non l’equilibrio delle forze di campo e se la Russia ha campo libero nell’invasione dell’Ucraina. Questo è quello che sostiene l’Italia, e che dicono anche gli Stati Uniti”.
“Togliere la fiamma dal simbolo non è all’ordine del giorno”
“Penso che togliere la fiamma dal simbolo non sia mai stata una questione all’ordine del giorno”, dichiara la premier rispondendo a una domanda sul dibattito avviato all’interno di Fratelli d’Italia se togliere o meno la fiamma dal simbolo del partito.
“Musk uomo geniale, fa sorridere chi lo dipinge come un mostro”
A proposito del rapporto con Elon Musk, la premier spiega: “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui“, dice Meloni. “Musk è una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto. E fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”, osserva Meloni. “Ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda”, aggiunge la premier Meloni, alla domanda se non ritiene che alcune opportunità concesse alle aziende di Musk possano diventare un rischio rispetto alla sicurezza nazionale.
“Albania soluzione innovativa, sta facendo scuola”
Per quel che riguarda la questione dei migranti “l’esecutivo ha fatto delle scelte precise per governare l’immigrazione, e il protocollo con l’Albania è una di queste. E’ una soluzione molto innovativa, che sta facendo scuola in Europa e non solo, perché è chiaro a tutti che può infliggere un colpo mortale alle organizzazioni criminali che speculano sui migranti per ingrassare i loro profitti” afferma la premier in merito alle tensioni con la magistratura sul protocollo Albania sui migranti.
“Con von der Leyen rispetto, l’Italia ha il ruolo che merita”
Nell’intervista Meloni ha parlato anche del rapporto con Ursula von der Leyen. “Prevalgono un approccio pragmatico e il rispetto reciproco” ha detto la premier. “Abbiamo un rapporto istituzionale, come è naturale che sia tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente della Commissione europea. Lavorando insieme nascono ovviamente anche rapporti personali di rispetto reciproco. E’ normale che sia così. Abbiamo collaborato su molti temi, alcuni cruciali per l’Italia come gli accordi con i Paesi terzi per contrastare l’immigrazione irregolare. Nella composizione della nuova Commissione, con la vicepresidenza esecutiva assegnata a Raffaele Fitto, von der Leyen ha riconosciuto all’Italia il ruolo che merita e lo ha fatto anche sapendo resistere alle forti pressioni della sinistra”, ha sottolineato.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2025-01-03 11:30:00 da
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