INTERROGAZIONE RITUCCI-TASSO:
Quale futuro per ASE? Serve chiarezza sulla gestione dei rifiuti a Manfredonia
A Manfredonia si discute del futuro dell’azienda ASE, che da anni gestisce il servizio di raccolta rifiuti. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 23 maggio scorso, dedicato alle interrogazioni, è stata discussa anche quella presentata dai consiglieri Massimiliano Ritucci (Agiamo–relatore) e Antonio Tasso (Sipontum-copresentatore), che riguardava, appunto, la partecipata comunale.
“Al momento, non è ancora chiaro quale sia la scelta dell’amministrazione comunale. Esistono due possibili strade: proporre ASE come gestore unico per tutti i comuni dell’ARO oppure farla continuare a operare solo per Manfredonia (ipotesi caldeggiata dal sindaco nella sua risposta)” – esordiscono i due interroganti, che Proseguono – “Oltre a questa decisione, c’è anche la questione delle quote societarie di ASE ancora in possesso del Comune di Vieste. Queste quote devono essere acquisite da Manfredonia, come richiesto dai revisori dei conti”.
Su questo, il sindaco ha dichiarato che la procedura è in corso e si attende l’appuntamento con il notaio per completare l’operazione.
“Un altro aspetto importante è la scadenza del contratto di ASE a ottobre. L’amministrazione sta valutando una proroga per qualche mese, ma senza un contratto chiaro e di lunga durata, l’azienda non può organizzarsi al meglio. Servirebbe un accordo stabile di almeno 8 o 9 anni per garantire un servizio efficiente e ridurre i costi per i cittadini, migliorando la gestione dei rifiuti” incalzano Ritucci e Tasso.
Infine, c’è il tema delle assunzioni, sul quale i due consiglieri sono netti: “La proroga della graduatoria dei lavoratori aveva dato nuove aspirazioni, ma ora la graduatoria sta per scadere definitivamente e non sarà più utilizzabile. È necessario prendere una decisione chiara: se ASE non ha bisogno di personale, bisogna dirlo apertamente; se invece servono nuove assunzioni, bisogna agire subito”.
“Il futuro di ASE deve essere deciso con attenzione, considerando anche la sua lunga storia: è attiva dal 1966, seppur con altre denominazioni, e ha sempre risposto alle emergenze della città. Tutti vogliono un servizio più efficiente ed economico, per migliorare la qualità della raccolta e abbassare la Tari ai cittadini, ma l’azienda partecipata va messa nelle condizioni di poterlo fare con un contratto di servizio a lungo termine. Ora serve una decisione concreta da parte dell’amministrazione”.È la perentoria conclusione.
0 Comments