La riforma dei concorsi pubblici in vigore dal 14 luglio 2023, insieme agli ultimi Decreti sulle PA licenziati dal Parlamento, ha introdotto importanti novità in materia di riserve nei concorsi pubblici.
Il legislatore, intervenendo sulla materia, ha disciplinato le riserve per le categorie protette ma ha inserito, tra le altre, nuove riserve per i dirigenti comunali, per i volontari del Servizio civile, nonché per chi ha lavorato negli uffici per la ricostruzione.
In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa sono le riserve nei concorsi pubblici e quali sono le novità introdotte nel 2023.
COSA SONO LE RISERVE DI POSTI NEI CONCORSI PUBBLICI
La riserva di posti nei concorsi pubblici è la quota di posti che viene riservata alle persone appartenenti alle categorie protette o ad altre categorie che vengono tutelate.
A definire le riserve dei concorsi pubblici è la legge, che obbliga l’ente pubblico erogante a rispettare precise regole per la redazione dei bandi.
Con la riforma concorsi pubblici, il nuovo regolamento dei concorsi pubblici, Decreto PA 2023 convertito in legge e il Decreto PA bis convertito in Legge, sono state introdotte molte novità sulle riserve nelle selezioni per le Pubbliche Amministrazioni.
Scopriamo insieme e quali sono e come funzionano le riserve dei concorsi, tenendo conto delle novità normative.
QUALI SONO LE RISERVE NEI CONCORSI PUBBLICI
Le riserve di posti nei concorsi pubblici sono per:
- volontari del Servizio Civile, obbligatoria per alcune PA, ai sensi dell’articolo 1, comma 9-bis del Decreto PA 2023 convertito in Legge. È una riserva di posti pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziale presso le PA;
A queste si aggiungono le riserve possibili (ma non obbligatorie):
- le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – grazie al Decreto PA 2023 convertito in Legge possono prevedere, fino al 31 dicembre 2026, nell’ambito dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale dirigenziale, una riserva di posti non superiore al 50% in favore del personale che abbia maturato con pieno merito almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni, presso gli Uffici speciali per la ricostruzione. Ci riferiamo, cioè, agli uffici costituiti nell’ambito dei territori di tali Regioni in relazione agli eventi sismici del 2009 e del 2016.
- riserva non superiore al 50%, dei posti messi a bando, nei concorsi per dirigente comunale, per il personale dirigenziale e non dirigenziale assunto a tempo determinato per almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni ed in possesso di determinati requisiti o per il personale non dirigenziale assunto a tempo indeterminato per lo stesso periodo di tempo;
- riserva in favore dei gruppi di persone con disabilità per i quali si riscontra una maggiore difficoltà di inserimento lavorativo. Il Decreto PA 2023 convertito in Legge ha introdotto per il settore pubblico la possibilità di individuare nella quota riservata dalla normativa vigente all’assunzione obbligatoria di soggetti rientranti nelle categorie protette, eventuali ulteriori riserve per persone con esigenze speciali.
Ribadiamo, come vi abbiamo spiegato in questo approfondimento, che oltre alle riserve vi sono le preferenze, nonché tutele per la genitorialità e anche l’obbligo di rappresentatività di genere, che vi spieghiamo in questo articolo.
Vediamo come funzionano le riserve nei concorsi pubblici.
COME FUNZIONANO LE RISERVE CONCORSI PUBBLICI
Il DPR 16 giugno 2023, n. 82 prevede che, con la nuova riforma in vigore dal 14 luglio 2023, nei concorsi pubblici alcuni posti messi a bando possono essere riservati a specifiche categorie di cittadini, ma non possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso.
Se, in relazione a questo limite, si rende necessaria una riduzione dei posti da riservare secondo legge, allora si attua in misura proporzionale per ciascuna delle categorie delle riserve previste dal bando. Può capitare che i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di merito appartengano a più categorie che danno titolo a differenti riserve di posti. Quindi che si fa? In questi casi si tiene conto del titolo che dà diritto ad una maggiore riserva, seguendo il nuovo principio normativo che stabilisce l’ordine delle riserve che ora vediamo nel dettaglio.
ORDINE DELLE RISERVE
1) prima opera la riserva di posti a favore delle categorie protette, ovvero coloro che appartengono alle categorie di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68, o equiparate;
2) poi la riserva di posti ai sensi degli articoli 1014 e 678 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e successive modifiche ed integrazioni (ovvero di volontari delle forze armate, militari).
A questo punto, possono essere inserite le riserve seguenti, istituite dai Decreti PA e PA bis divenuti legge.
Successivamente vi sono le riserve non obbligatorie, ossia:
4) per le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, fino al 31 dicembre 2026, nell’ambito dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale dirigenziale. Ricordiamo che è una riserva di posti non superiore al 50%in favore del personale in possesso di specifici requisiti;
5) per i concorsi per dirigente comunale, per il personale dirigenziale e non dirigenziale assunto a tempo determinato in possesso di determinati requisiti o per il personale non dirigenziale assunto a tempo indeterminato per lo stesso periodo di tempo. Ricordiamo che è una riserva di posti non superiore al 50%;
6) l’eventuale riserva extra tra le categorie protette per persone con esigenze speciali.
NOVITÀ EQUILIBRIO DI GENERE NEI CONCORSI PUBBLICI
Al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle Pubbliche Amministrazioni, la riforma concorsi pubblici prevede che ogni bando di selezione indichi, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’Amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data di indizione del bando.
Qualora il differenziale tra i generi (uomo e donna) sia superiore al 30%, si applica il titolo di preferenza in favore del genere meno rappresentato nell’Amministrazione che bandisce la procedura in relazione alla qualifica per la quale il candidato concorre. Per capire nel dettaglio come funziona la nuova tutela di genere nella riforma concorsi pubblici, vi consigliamo di leggere l’approfondimento sulla parità di genere nei concorsi pubblici.
LA GUIDA ALLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI 2023
Per una panoramica completa di tutte le novità introdotte vi invitiamo a leggere la guida dedicata alla riforma dei concorsi pubblici in vigore dal 14 luglio 2023.
Per conoscere cosa cambia è interessante leggere anche la guida sul nuovo regolamento dei concorsi pubblici.
Se volete sapere l’iter che ha portato alla riforma, vi consigliamo di leggere questo focus. Da leggere anche il nostro articolo sulle novità concorsi del Decreto PA e questo approfondimento su cosa prevede il Decreto PA bis per le selezioni pubbliche.
INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
Per approfondire le novità sui concorsi vi consigliamo la lettura delle nostre guide su:
ALTRI APPROFONDIMENTI UTILI
Vi invitiamo a visitare la sezione con tutte le guide sui concorsi che viene costantemente aggiornata con tutte le novità normative legate alle selezioni pubbliche.
Vi consigliamo anche la lettura dei nostri articoli sul nuovo portale reclutamento PA e sull’anagrafe digitale dipendenti pubblici. A vostra disposizione anche la nostra guida alle nuove risorse disponibili per la formazione dipendenti pubblici. Vi consigliamo inoltre la lettura del nostro focus che riassume tutte le assunzioni nei ministeri previste dal decreto PA bis.
CANDIDATURE AI CONCORSI PUBBLICI E AGGIORNAMENTI
Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi.
È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.
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www.ticonsiglio.com è stato pubblicato il 2023-09-27 12:40:41 da Valeria Cozzolino
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