Qualità dell’aria, «A Castelsangiovanni previsti zero investimenti per i…


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Qualità dell’aria, «A Castelsangiovanni previsti zero investimenti per il monitoraggio». Questo il tema della mozione firmata da Piacere Castello e presentata nel consiglio comunale del 28 settembre scorso, dalla capogruppo Mariacristina Ceruti.

«Tale mozione si è resa necessaria – riporta la nota stampa di Piacere Castello – dal momento che ad oggi tutte le valutazioni su Castel San Giovanni sono fatte in via indiretta, sulla base di dati da stazioni dislocate altrove. Una “disattenzione” questa, che sembra accomunare questa amministrazione a quelle che l’hanno preceduta negli ultimi quindici anni. A confermare la poca attenzione a questo problema è proprio il Documento unico di programmazione triennale (noto come DUP 25/27) recentemente presentato, nel quale questa amministrazione alloca ben zero euro per il monitoraggio della qualità dell’aria nei prossimi tre anni».

«Non è accettabile – prosegue l’intervento – che su questi rilievi ci si limiti a rispondere che la programmazione dell’amministrazione comunale dipende dal bilancio approvato dalla precedente amministrazione: questo monitoraggio, oltre a essere un doveroso atto di cura della salute dei cittadini, a partire dai più fragili (bambini e anziani), non impegnerebbe denari dell’amministrazione e consentirebbe di dare maggiori dati oggettivi per le prossime scelte strategiche, oltre ad aiutare l’amministrazione nel recuperare i fondi per molte delle opere che servono alla nostra città. Ad esempio, il Bando regionale del 2023 (DGR1444/2023) emesso sulla base del Piano Aria Integrato Regionale (Pair) per promuovere mobilità ciclabile e riqualificazione di zone pedonali: questo bando, emanato per Comuni al di sotto dei 30.000 abitanti e interessati da superamento dei limiti PM10, inseriva Castel San Giovanni nell’elenco dei comuni beneficiari. Ma la mancanza di dati sul controllo dell’aria non ha permesso la partecipazione da parte della precedente amministrazione (di cui facevano parte gli stessi membri della giunta attuale): il solo comune di Caorso ha ottenuto 437.000 euro da quel bando. È solo un esempio di come la disponibilità dei dati sulla qualità dell’aria sia un fondamentale criterio di ammissibilità per il reperimento delle risorse da destinare ad obiettivi strategici quali cura dell’ambiente, incremento delle aree verdi e rigenerazione urbana: obiettivi non rinunciabili anche per previsione di legge. Se proprio non si avesse una così profonda visione dell’utilità, sarebbe sufficiente evidenziare che questi dati sarebbero una potente leva per accelerare realmente la realizzazione di opere quali le due tangenziali connotandone adeguatamente i criteri di urgenza affinché gli enti sovracomunali e gli operatori coinvolti possano essere sollecitati con maggiori elementi».

«Tutto questo richiede però un’azione da parte dell’amministrazione comunale: come detto è compito suo richiedere ad Arpae la programmazione delle misure richieste nella nostra mozione. Non ci sono motivi per accampare scuse e aspettarsi che altri lo facciano – concludono i consiglieri Ceruti e Coiro – auspichiamo quindi che nel corso del prossimo Consiglio la nostra mozione sia votata a grande maggioranza dall’assemblea consigliare per due ragioni: la prima è rimediare a una grave mancanza (nemmeno un euro allocato su questo tema), la seconda per esercitare un atto concreto nell’interesse della salute delle persone. Su questa questione non c’è possibilità di incolpare Regione o Provincia: o la qualità dell’aria rientra nella politica dell’attuale amministrazione oppure no».


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-10-07 15:45:59 da

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