“Quasi 900 addetti e 14 milioni di euro annui”, i numeri della scuo…

Se c’è un settore che a Rimini non può dirsi trascurato è la scuola. Lo ha sottolineato a caratteri cubitali, la vicesindaca Chiara Bellini, in sede di consiglio comunale, giovedì 17 ottobre. Nel suo intervento, Bellini ha tenuto a rimarcare i punti di forza del sistema scolastico riminese: dall’investimento sui nuovi asili nido alle sperimentazioni in atto nelle scuole professionali, fino al sostegno alla disabilità. Un fronte, quest’ultimo, che per Rimini costituisce un vanto: “Siamo il Comune emiliano-romagnolo che investe di più. Non faremo mai un passo indietro”.

La scuola di Rimini in numeri

In termini scolastici, il Comune gestisce una serie di servizi essenziali sia tramite affidamento a terzi, sia tramite gestione diretta. A fare il punto sui numeri è la vicesindaca con delega alle Politiche per l’educazione, Chiara Bellini. “Partendo dal trasporto scolastico – spiega -, il servizio coinvolge 48 addetti con un valore annuo di un milione di euro. Per quanto riguarda la refezione scolastica, che copre la fascia d’età dai 3 agli 11 anni, sono impiegati 90 addetti per un valore annuo di 1,8 milioni di euro”. Il servizio mensa, per i bambini da 0 a 6 anni, impiega 61 addetti con un valore di 1,6 milioni di euro, mentre l’assistenza educativa per minori dai 3 ai 18 anni coinvolge 250 addetti: 3,3 milioni all’anno.

“Per il sostegno educativo ai bambini tra 0 e 6 anni sono impiegati 43 addetti – prosegue -, con un investimento annuo di 1,05 milioni di euro. Inoltre, la gestione di cinque scuole d’infanzia richiede 71 addetti e un valore di 2,5 milioni di euro”. Sono 550 mila euro e 26 addetti i numeri del servizio del nido Doremi, mentre il servizio di ausiliariato coinvolge 88 addetti, per un valore di 2,15 milioni di euro. Se a ciò si aggiungono i nidi gestiti dall’Asp, conclude Bellini, “la gestione indiretta dei servizi coinvolge 677 addetti, per un valore complessivo di 13,95 milioni di euro, a cui si aggiunge la gestione diretta comunale, che vede impiegate oltre 200 persone, per un numero complessivo di 877”.

Nuovi asili nido, lotta all’abbandono scolastico, sostegno alla disabilità

Oltre che di numeri, le politiche educative previste sul territorio comunale si compongono di traiettorie. Prima tra tutte la povertà educativa. “È un problema su cui bisogna agire dalla prima infanzia, per garantire a tutti l’accesso a opportunità di crescita – illustra Bellini -. In questa direzione si inseriscono i nuovi asili nido che stiamo realizzando grazie ai fondi del Pnrr, per un investimento totale di oltre 7 milioni di euro: il Pollicino al parco Pertini a Marebello, il Girotondo in via Codazzi, e la ricostruzione dell’asilo nido Peter Pan a Viserba”.

La lotta all’abbandono scolastico è il secondo obiettivo da non perdere di vista. Specie a fronte di una percentuale di ragazzi stranieri che lasciano la scuola prematuramente molto più alta rispetto agli italiani. “Per affrontare questa sfida – prosegue la vicesindaca – abbiamo sviluppato percorsi professionalizzanti che mirano a trattenere i giovani nel sistema formativo, come quelli del Centro Zavatta e delle scuole professionali. Essi giocano un ruolo fondamentale nel recupero di ragazzi che, altrimenti, rischierebbero di essere esclusi dal circuito educativo”.

Nessun dietrofront, invece, per quanto concerne il sostegno alla disabilità. “Un investimento, non una spesa – tiene a precisare Bellini, prima di elencare tutte le iniziative che rientrano nel campo -. Abbiamo introdotto innovazioni basate su una rete di posizioni pedagogiche avanzate, valorizzando le peculiarità di ogni bambino e personalizzando la didattica”. Iniziative come il “Settembre pedagogico” o “Mappa del nuovo mondo”, pensate per promuovere l’ascolto e il dialogo con i giovanissimi, servono a far sì che la scuola “segua i bisogni delle bambine e dei bambini – conclude -, riorganizzando il sistema educativo da questa prospettiva”.