Quei santi d’ottobre della Chiesa piacentina



Il mese delle castagne e del vino novello, dove le tradizioni religiose un tempo avevano una valenza sociale, quando ormai la campagna iniziava ad esser messa “a riposo”. E la Chiesa locale piacentina aveva un suo calendario di Santi da offrire alla venerazione del popolo, in questo tradizionale mese “del Rosario”.

Nei secoli passati a Piacenza il 1° ottobre si ricordavano con riti solenni il martire San Cipriano e San Giustina compatrona, le cui reliquie si conservano sotto all’altare della cripta in Duomo. Era poi grande festa al 7 ottobre, dove oltre che alla Madonna del Santo Rosario, venerata in varie chiese del territorio, si dava vigore alla memoria di due martiri, le cui spoglie giacciono sepolte in San Sisto e cioè i Santi Marcello e Apuleio.

Un’altra festa religiosa ottobrina è legata a papa Innocenzo II che nel 1132 consacrò la Cattedrale cittadina, con una grande liturgia, che in quel Medioevo, tra luci soffuse e tremolii di candele, metteva sotto agli occhi di popolo e nobili la potenza del potere spirituale.

Un altro giorno importante qui in città era il 16 ottobre, festa di san Gallo, un discepolo di s. Colombano, che fu titolare dell’Abbazia di quel che era il Monastero della Val Tolla. Era abitudine per un’antica tradizione, in cattedrale a Piacenza, distribuire ai fedeli “il pane di s. Gallo”, fatto con un misto di farine di frumento, segale e di spelta.

Questa medievale distribuzione ai poveri di pane benedetto, era d’antico diritto, istituita dal vescovo di Piacenza Everardo, morto il 15 ottobre del 905, quindi una tradizione con radici antichissime, purtroppo oggi sepolta e dimenticata.

Ma è il 17 ottobre che a Fiorenzuola d’Arda si svolgono, divisi in vari giorni, i riti civili e religiosi dedicati al vescovo San Fiorenzo, patrono di questa cittadina, insomma una di quelle antiche sagre autunnali che per fortuna sopravvivono tenacemente.

Ottobre ha un altro santo vescovo piacentino: Fulco Scotti, effettivamente molto poco conosciuto nell’immaginario locale, religioso nella chiesa di Sant’Eufemia, quindi per le sue capacità divenne arciprete del duomo e poi eletto vescovo, fino a che venne trasferito a Pavia dove morì il 26 ottobre 1229.

Ma anche un altro piacentino, divenuto vescovo è San Gerardo della Porta, morto a Potenza il 30 ottobre del 1119 e sepolto in quella cattedrale, figlio di quei nobili che poi presero il cognome di Portapuglia. A Potenza la festa principale venne spostata al 29 maggio, per ricordare l’intercessione del loro Patrono per aver vinto e scacciato un’invasione turca, da questo la famosa processione detta “Parata dei Turchi”.

Si possono vedere due sarcofagi esterni, di religiosi della famiglia Della Porta, sul fianco della basilica di Sant’Antonino ed un medievale lastrone funerario, scolpito con l’effige di un Della Porta, in Duomo.

Questo in breve sintesi, l’elenco dei santi che popolano il calendario religioso piacentino d’ottobre, molti dei quali quasi del tutto sconosciuti. Veramente ormai figli solo del ricordo storico, eppure qualche secolo fa il loro nome risuonava solennemente in qualche navata di qualche chiesa persa tra le nostre campagne.


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-10-21 06:00:00 da


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