“Questa è casa nostra ve ne dovete andare”: le donne del clan cacciano 5 famiglie dagli alloggi popolari

“Questa è casa nostra ve ne dovete andare”: le donne del clan cacciano 5 famiglie dagli alloggi popolari



«Voi qui non entrate. Questa è casa nostra». La minaccia delle donne del clan Pupillo è stata chiara. A San Basilio certe case popolari non possono essere prese senza il permesso di chi controlla lo spaccio e le occupazioni abusive.

Per questo cinque famiglie che avevano diritto alla casa popolare hanno chiesto di essere ricollocate altrove.

Una di queste, circa dieci giorni fa, è stata accompagnata in via Pievebovigliana: abitava nel palazzo occupato in viale del Policlinico che ieri è stato definitivamente liberato e le era stato assegnato un alloggio popolare, lo stesso che più di un anno fa è stato tolto ai Pupillo, una delle famiglie che gestiscono lo spaccio al dettaglio nel quartiere. Una casa vuota e disponibile. Ma solo sulla carta.

Di fronte infatti si sono ritrovati una donna dei Pupillo, accompagnata da altre persone, che ha messo in guardia i nuovi inquilini. Sul posto a riportare la calma è anche intervenuta la polizia di San Basilio.

Nessuno ha sporto denuncia ma altre persone avrebbero subito minacce di questo tipo e tutti e cinque i nuclei sono stati ricollocati altrove.

«La nostra risposta sarà fermissima – commenta l’assessore alla Casa Tobia Zevi – assegneremo nuovamente gli alloggi e rimarremo vicino alle famiglie che entreranno. Se necessario, ci faremo aiutare dal mondo delle associazioni, indispensabile per combattere le organizzazioni criminali e l’emarginazione sociale».

Intanto una delle più longeve occupazioni di Roma ieri è finita: Prefettura, Comune, Regione, Ater e secondo municipio lavoravano al ricollocamento dei 41 nuclei dalla scorsa estate. Tutti avevano diritto a una casa popolare e l’hanno ottenuta.

Per questo ieri, quando gli ex occupanti hanno portato via dallo stabile le ultime cose e l’immobile è stato riconsegnato, tutto si è svolto pacificamente con «grande soddisfazione» del prefetto Lamberto Giannini che ha sottolineato come «l’emergenza abitativa è uno dei più grandi problemi della Capitale».

In questo contesto «per la quarta volta consecutiva, in poco tempo, abbiamo garantito quel passaggio “da casa a casa” che ci ha consentito di sgomberare pacificamente grandi immobili occupati abusivamente da troppi anni», aggiunge Zevi.

Fuori dal palazzo ieri Luca Fagiano e Margherita Grazioli dei movimenti per il diritto all’abitare ha definito quella di ieri «una giornata di dignità perché tutti hanno una casa dopo 15 anni di occupazione e varie minacce di sgombero, rivolte non a delinquenti ma a persone che hanno sempre avuto bisogno di un tetto». Persone «che abbiamo sempre considerato nostri cittadini», dice Rino Fabiano del II municipio. Due donne che vivevano nello stabile si commuovono dopo l’ultimo saluto: finalmente, hanno una casa.

L’articolo “Questa è casa nostra ve ne dovete andare”: le donne del clan cacciano 5 famiglie dagli alloggi popolari
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-12-15 13:24:14 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)


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