Sale l’allerta in Europa dopo l’uccisione a Washington dei due giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana negli Stati Uniti, con l’immediato rafforzamento della sicurezza attorno ai siti ebraici che si trovano nelle diverse capitali del Vecchio continente: dalle ambasciate ai consolati, dalle sinagoghe alle istituzioni religiose e culturali legate a Israele, è scattata una sorveglianza speciale attraverso vigilanze fisse e dinamiche, per scongiurare possibili attentati e soprattutto quello che gli analisti: episodi di emulazione.
Già qualche ora dopo i fatti di Washington la Francia ha annunciato che “aumenterà la sicurezza nei pressi dei luoghi simbolo” ebraici. L’indicazione ai prefetti è arrivata direttamente dal ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, che ha anche chiesto di “contattare i rappresentanti della comunità ebraica” in Francia. Si è mosso direttamente anche Israele, che ha disposto l’innalzamento dello stato di allerta in diverse sedi diplomatiche nel mondo.
L’allerta è massima anche in Italia. E’ stata potenziata ulteriormente l’attenzione nella zona della sinagoga e del ghetto ebraico al centro di Roma, che era già da tempo ad altissimi livelli dopo l’attentato del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e lo scoppio della guerra nella striscia di Gaza che ormai va avanti da oltre un anno e mezzo.
In particolare, è stato aperto un ‘focus di sicurezza’ legato al rischio di emulazione. Sotto la lente tutti gli obiettivi sensibili ebraici della Capitale: dall’ambasciata, ai luoghi religiosi, culturali e di aggregazione che saranno sorvegliati anche con l’impiego di personale in borghese. Al momento non ci sono segnali specifici per quanto riguarda il nostro paese e a rassicurare è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ritiene non sia “il caso di lanciare allarmi”.
L’attenzione, aggiunge, “è già ai massimi livelli” ed è stata “ulteriormente sensibilizzata”. Il titolare del Viminale ha spiegato che ci sono “migliaia di siti già vigilati con una dinamica di graduale rafforzamento anche in forma fissa” e che sono state allertate le “strutture periferiche, prefetture e questure che intensificheranno l’azione di vigilanza”. Inoltre, ha detto, “abbiamo allertato tutte quelle che sono le capacità di scambio di informazioni tra agenzie di intelligence e le forze di polizia. Mi sentirei di dire – ha affermato -, pur senza lanciare allarmismi, che c’è massima attenzione come da nostra tradizione”.
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