Il Partito Democratico negli ultimi tempi ha visto crescere ulteriormente il suo peso a Palazzo Mercanti: sono quattro gli assessori dem nella Giunta Tarasconi, più otto consiglieri del gruppo, al quale potremmo aggiungere anche i due di “Piacenza Coraggiosa”, iscritti al partito. Cambiano gli equilibri A guidare il gruppo del Pd c’è il quarantenne Andrea Fossati al quale abbiamo posto alcune domande.
- Fossati, la Regione si è confermata di centrosinistra, ma la nostra è l’unica provincia che vede prevalere il centrodestra. Come mai a livello politico le ricette del Pd e del resto della coalizione convincono meno?
Anche nella scorsa tornata delle Regionali qui vinse il centrodestra con Borgonzoni rispetto a Bonaccini. La storia si ripete quindi, dimostrando come il voto regionale sia fortemente politico. Credo che abbiano pesato, almeno in parte, i contrasti interni sul nostro fronte. Bisogna partire localmente per costruire una coalizione unita in vista dei prossimi appuntamenti: le divisioni non premiano.
- Lei è della città, dove il divario è meno marcato, ma ci sono fasce territoriali dove il Pd è schiacciato, soprattutto in montagna.
In città, grazie al voto d’opinione, il Pd viene premiato con il 31,5 % circa dei consensi, in crescita rispetto alle Europee. In provincia, penso soprattutto alla Valnure, il partito deve ritornare ad essere presente. Credo che il segretario Carlo Berra si sia mosso in maniera generosa, aiutando la rinascita di alcuni circoli, come Fiorenzuola e San Giorgio, ma occorre uno sforzo complessivo. Nel compito saranno fondamentali i nostri due consiglieri regionali eletti. Faccio inoltre notare che uno dei due, Lodovico Albasi, è della montagna.
- In Provincia la presidente Patelli e la consigliera Calza rivendicano di non avere tessere dem. Perché continuate a promuovere e sostenere politici locali che rimarcano le distanze da voi? È strano.
Faccio fatica a comprendere come la tessera di partito sia diventata per alcuni uno spauracchio, rilevando altresì che 4 consiglieri provinciali su 5 del centrosinistra sono appartenenti al Pd. Così come tanti sono gli amministratori del territorio iscritti ai dem che nel 2022 hanno eletto Monica Patelli. Senza contare lo sforzo organizzativo che il partito mette a disposizione ogni volta, appoggiando candidati civici quando se ne presenta l’occasione. La scelta di prendere o meno la tessera è personale, ma non deve essere trattata come se fosse una cosa del quale vergognarsi.
- In Consiglio comunale finite spesso nel mirino per il vostro atteggiamento. Avete un’anima ambientale (Ferri e De Poli), una bastian contraria (sempre Ferri ma anche Perrucci), una poco conciliante con le minoranze (Scafuto).
Il pluralismo è una ricchezza e sono contento di avere colleghi come loro. Nel Pd infatti sono presenti anime appartenenti al cattolicesimo democratico piuttosto che al socialismo o ancor più a sinistra. C’è una discussione sui temi, come dimostra quanto si sta facendo sul Pug, dove a breve sarà reso noto il risultato prodotto dal tavolo di lavoro del circolo cittadino. Tornando al Consiglio comunale, come gruppo la sintesi è che siamo qui per cercare di aiutare al meglio il sindaco, con la quale concordo quando dice che, nonostante le diversità, in una maggioranza alla fine si deve arrivare ad una compattezza nelle scelte.
- Vedremo finalmente il gruppo unico con “Piacenza Coraggiosa”?
La politica e scelte importanti come questa hanno passaggi e tempi da rispettare, soprattutto si portano dietro equilibri. Al termine del percorso sul Pug abbiamo in programma di mettere il tema all’ordine del giorno. La prima parte del 2025 sarà decisiva per raggiungere il risultato.
- Come sono i rapporti con il sindaco Katia Tarasconi?
Come consiglieri svolgiamo una funzione di indirizzo e controllo all’attività amministrativa, ed è compito essenziale quindi avere un’interlocuzione serrata con la prima cittadina e la Giunta. I rapporti sono franchi: quello che dobbiamo dire ce lo diciamo, c’è rispetto e fiducia da entrambe le parti. Abbiamo caratteri diversi, e questa la ritengo una ricchezza, ma riusciamo a fare sintesi.
Quest’Amministrazione è stata chiamata a fare un lavoro importante sul Pug, con una costruzione passo dopo passo. La città si doterà quindi di uno strumento essenziale. Fantini ha intrapreso, oltre ad essersi iscritta, un lavoro all’interno del partito per spiegare le caratteristiche del piano, aprendo a suggerimenti e proposte. La sua adesione fa parte di un percorso di avvicinamento ai dem e rappresenta una scelta personale, dato che Adriana era di fatto entrata in Giunta come profilo civico. Ci tengo a dire che interloquiamo e difendiamo gli assessori indipendentemente dall’appartenenza, facendo il più possibile “squadra”.
Tutto è puntualmente rendicontato e trasparente, secondo la legge. Diversi assessori contribuiscono semplicemente perché il ragionamento è quello di dare una mano al partito, il quale si sobbarca durante tutta l’organizzazione delle campagne elettorali. Anche il sindaco sta provvedendo a versare le quote di competenza.
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2025-01-03 06:00:00 da
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