Referendum, il ‘no’ di Faeto a cittadinanza e responsabilità solidale negli appalti

Nel piccolo comune di Faeto, minoranza francoprovenzale, vince il no ai referendum sulla cittadinanza italiana e sulla responsabilità solidale negli appalti. Fosse per gli elettori faetani, non sarebbe passato il dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. In 66 hanno votato no (56,41%) e in 51 hanno votato sì (43,59%).

Stesse identiche cifre al referendum per l’abrogazione dell’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni del dipendente d’impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese. Nella comunità dei Monti Dauni dove si sono presentati alle urne in 119, vince il sì agli altri tre referendum.

La forbice, in alcuni comuni, si assottiglia soprattutto per il quesito sulla cittadinanza: a Panni vince il sì per 9 voti come a San Marco La Catola e Stornara. In Capitanata è stata registrata l’affluenza più bassa della Puglia.