Infatti nella precedente visita avvenuta al Comune di Sanza per avviare il progetto del borgo dell’accoglienza di cui presente anche il Cav. Attilio De Lisa (dipendente di ruolo C.P.S.Infermiere che dice no alla chiusura e lavora presso la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri all’Ufficio Valutazione e Misurazione della Performance quindi con la mansione del Controllo della Gestione e delle Attività sia nell’ospedale che del Distretto Sanitario Sapri/Camerota) invitato dal Sindaco medico di base dottor Vittorio Esposito (dove si è vista anche la presenza di Franco Alfieri attuale Presidente della Provincia di Salerno e Sindaco di Capaccio-Paestum, Corrado Matera Consigliere Regionale del Partito FARE DEMOCRATICO – I POPOLARI gruppo consiliare misto,Tommaso Pellegrino Consigliere Regionale del Partito Italia Viva, Michele Cammarano Consigliere Regionale-nuovo capogruppo del Partito Movimemto 5 stelle in Campania e Presidente III Commissione Speciale Aree Interne), il Presidente Vincenzo De Luca ha risposto ai giornalisti anche in merito ai Punti nascita di Sapri e Polla lanciando l’allarme che sono a rischio chiusura di cui la Regione Campania è costretta a rispettare la decisione del Ministero della Salute con il Ministro Orazio Schillaci (prima di arrivare a Sanza è stata ribadita la stessa cosa anche all’avvenuta visita di Vibonati di cui presente anche il Vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca).
Nuovi timori per i punti nascita di Cilento e Vallo di Diano e in particolare per quelli di Polla e Sapri. La Regione Campania, infatti, è stata diffidata tre volte dal Ministero della Salute. Il governatore ha aggiunto che «Gli ospedali con meno di 400 parti chiuderanno». Si ripropone, quindi, una vecchia questione che ha portato a polemiche e proteste già negli anni scorsi.
Era il 2018, infatti, quando le comunità di Sapri e Polla manifestarono per la prima volta tutto il loro malcontento per le decisioni del Governo di chiudere i reparti.
I dati del 2021 non sono diversi da quelli di allora: 344 nascite all’ospedale di Polla (anno 2022 con 370 nascite), 261 a quello di Sapri. Numeri al di sotto del minimo di parti necessario, fissato a 400.
Purtroppo questo è un problema che si presenta puntuale ogni anno. Se per il Governo gli ospedali con un numero basso di parti risultano pericolosi, per i cittadini dei centri dell’interno e delle aree periferiche queste strutture rappresentano dei punti di riferimento fondamentali per l’assistenza sanitaria.
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Regione Campania-ASL Salerno: il Presidente Vincenzo De Luca sui Punti nascita Sapri e Polla
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Dal Cav. Attilio De Lisa