La Spezia e lo Spezia per Renzo Ulivieri rappresentano un ricordo straordinario. Qui, all’Alberto Picco, quando Ulivieri era solo un insegnante di ginnastica, arrivò il suo esordio da professionista in panchina. “Perdemmo 2-0, ma alla fine dell’anno salvai la squadra e da lì cominciò la mia carriera”. Oggi ottantatreenne, Ulivieri è da vent’anni il presidente dell’Assoallenatori, per cui ancora lotta cercando il cambiamento, per aiutare una categoria fondamentale al mondo del calcio. “Incontri di questo genere sono importanti per noi”, ha raccontato l’ex allenatore a Città della Spezia, prima dell’incontro con i migliori tecnici della provincia. “Vuol dire avere contatti con la periferia, anche se Spezia è una grossa realtà dal punto di vista calcistico. Ho giocato tante volte qua, ho avuto rapporti molto belli anche con la tifoseria, nonostante siamo andati più volte vicini a scontrarci per i nostri caratteri”.
Allenatore da palcoscenici importanti, con decine di anni di Serie A alle spalle, per Ulivieri un occhio di riguardo lo merita sempre anche il settore giovanile, che in Italia sta tornando ad alti livelli e che proprio domani vedrà la Nazionale Under 21 scendere in campo proprio all’Alberto Picco. “Il movimento giovanile è in grande evoluzione dal punto di vista tecnico e lo vediamo. I numeri, però, portano problemi: la gente durante il Covid non giocava ed è stato un problema, ma piano piano ci stiamo riprendendo. I nostri giovani, e parlo delle nazionali, stanno facendo risultati e siamo contenti. Domani giocherà l’Under 21, ci sono giocatori di alto valore e sono diversi. C’è da aspettarsi un gioco corale ma anche spunti individuali, penso che oggi vivremo un bello spettacolo”.
Impossibile, però, non parlare anche di uno Spezia straordinario, trascinato da un pubblico caldissimo e da un allenatore, Luca D’Angelo, capace di fare la differenza: “D’Angelo è un allenatore che anche a Pisa, nonostante il primo posto, è rimpianto. È un uomo eccezionale, per carattere, per rapporti, per visione del mondo. Sono contento che le cose gli vadano bene, sono contento per lui e per la città”, prosegue Ulivieri, che poi conclude con un pensiero per il futuro dello Spezia, che da anni lancia grandi allenatori sui più alti palcoscenici: “Prima era l’Empoli fucina di talenti, ora è lo Spezia. C’è questa presa d’atto di una situazione molto bella: scoprire giocatori è una cosa, scoprire allenatori è una cosa diversa e comunque molto importante. Speriamo lo Spezia torni in Serie A. Thiago Motta, prima Italiano, sono state grandi chiamate e sono state grandi cose. Questa piazza meriterebbe il ritorno in massima serie”.
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-11-19 01:46:03 da
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