Ribaltata in Appello la Sentenza di Atripalda


Atripalda – La notte del 29 ottobre 2021, un trentenne originario di Atripalda, mentre percorreva via Roma a bordo di un motociclo in compagnia di un altro individuo rimasto non identificato, non si fermò all’alt intimato dai Carabinieri di Avellino. Il gesto, avvenuto in piena notte, gli costò una condanna in primo grado a nove mesi di reclusione, senza concessione della sospensione condizionale della pena. Il verdetto fu emesso dal Tribunale penale di Avellino, presieduto dalla giudice Michela Eligiato.

Le motivazioni del diniego al beneficio

Secondo quanto emerso nel corso del dibattimento, il diniego del beneficio della sospensione fu motivato dalla recidiva dell’imputato e dalla sua scelta di non sottoporsi all’esame nel corso del processo di primo grado.

L’appello e il ribaltamento della sentenza

La difesa del giovane, rappresentata dall’avvocato Gerardo De Vinco, ha però ottenuto una significativa svolta in appello. A seguito del ricorso proposto, la seconda sezione della Corte di Appello di Napoli – composta dalla dott.ssa Iorio, dalla dott.ssa Volpe e dal dott. Valentini – ha accolto l’istanza, concedendo al trentenne la sospensione condizionale della pena.

Una nuova opportunità per il giovane atripaldese

La decisione dei giudici partenopei ribalta, almeno parzialmente, l’impostazione del primo grado, restituendo al giovane atripaldese un’opportunità di reinserimento e alleggerendo, nei fatti, l’impatto della sentenza originaria.

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www.avellinotoday.it è stato pubblicato il 2025-06-05 14:49:47 da


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