“Ricoverata con febbre alta, mi disse che erano integratori”

“Ricoverata con febbre alta, mi disse che erano integratori”


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“Ricoverata con febbre alta, mi disse che erano integratori”

ANCONA – “Una notte ho avuto problemi allo stomaco e sono stata ricoverata per venti giorni in gastroenterologia con la febbre alta. Ci ho messo mesi per riprendermi. Mi aveva detto che erano integratori. Dopo che ho iniziato a prenderli mi davano una sensazione di depressione con istinti al suicidio. In 20 giorni ho perso 18 chili. Quelle pillole mi hanno lasciato conseguenze terribili, mi si è riacutizzata una patologia congenita che avevo e che prima delle medicine era in remissione, ora mi ammalo più spesso. Prima di prendere qui farmaci non mi ha fatto nessuna visita. Le analisi? Diceva che andavano bene quelle di due anni prima”. E’ la testimonianza resa oggi in tribunale, davanti alla giudice Antonella Passalacqua, dall’ultima testimone nel processo a carico di un medico di 72 anni, originario di Foligno ma che esercitava a Senigallia, jmaccusato di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute e falso ideologico. A renderla è stata una 38enne di Mondolfo che ha fatto la cura nel 2018, per meno di un mese perché poi è stata ricoverata in ospedale perché quei farmaci le avrebbero fatto male. Stando alla Procura l’imputato, difeso dall’avvocato Gennaro Esibizione, avrebbe prescritto, a pazienti che volevano dimagrire, preparazioni galeniche fatte fare da farmacie a lui conosciute e contenenti medicinali utilizzati anche negli psicofarmaci e negli antidepressivi oltre che ingredienti naturali quali il tarassaco e l’ananas dalle proprietà drenanti e sgonfianti.

Tutto questo senza informare i pazienti che sarebbero stati convinti di ingerire integratori. A far emergere le ricette e i componenti delle pillole è stata una indagine dei carabinieri del Nas, nel 2018. Stando alle accuse il 72enne, specializzato anche in medicina estetica, avrebbe compilato ricette mediche attestando falsamente l’esistenza di patologie a carico dei pazienti che si rivolgevano a lui per perdere peso. Così avrebbe prescritto farmaci da banco come metformina (un farmaco per diabetici), transene e alprazolam (ansiolitici) e fluoxetina (antidepressivo), su ricette bianche che i pazienti portavano poi in farmacia per farsi preparare le soluzioni galeniche usate per combattere l’ipotiroidismo, congestioni nasali e congiuntiviti che in realtà non avevano. Quelle pillole avrebbero garantito una perdita di peso anche nei casi più difficili. Almeno quattro i pazienti trattati così nello studio di Senigallia. Il medico rigetta le accuse, ha avuto altri procedimenti simili ma, fa sapere la difesa, è sempre stato assolto. Prossima udienza il 30 giugno per discussione e sentenza.


 

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-28 20:29:54 da


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