Rifugiati ucraini, aiuti a singhiozzo  – Teramo

Rifugiati ucraini, aiuti a singhiozzo  – Teramo



PINETO. Procedono a singhiozzo gli aiuti ai 400 cittadini ucraini, rifugiati di guerra, che abitano a Pineto e rientrano nel “Progetto Accoglienza Ucraini Pineto – Sarà Primavera”. Ciascuno di loro doveva beneficiare da maggio di una somma giornaliera pari a 5 euro per il vitto e 2,50 euro per le spese personali, da percepire con cadenza mensile, oltre ai prodotti per la pulizia degli alloggi e altri accessori, come previsto dal contratto stipulato tra l’Arci nazionale e la sezione provinciale presieduta da Giorgio Giannella. Quest’ultimo la scorsa settimana aveva fornito rassicurazioni sull’erogazione dei contributi fermi.
Tornano alla carica gli avvocati Luca Di Pietrantonio e Pietro Palozzo che si stanno occupando della vicenda. «Ad oltre una settimana dall’impegno di Arci Teramo di voler riprendere immediatamente i pagamenti è cambiato poco o nulla: anzi molti dei nostri assistiti riferiscono che i versamenti dei contributi, peraltro limitati a una sola delle cinque mensilità dovute, stanno procedendo molto a rilento, tanto che in una settimana dei circa 400 aventi diritto, coloro che hanno ricevuto la mensilità sono appena 40», affermano, «peraltro, mentre fino a maggio l’Arci riusciva a evadere 400 erogazioni di contributi in uno o al massimo due giorni, ora ne sta evadendo circa otto-dieci al giorno». Secondo i due legali «è evidente come la situazione sia divenuta del tutto intollerabile, visto che, come da noi più volte rilevato, la stragrande maggioranza dei rifugiati ucraini che abitano a Pineto sono donne, minorenni, e anziani, alcuni dei quali invalidi o affetti da disabilità, che Proseguono a non essere in grado di far fronte alle loro esigenze primarie e insopprimibili, quali quelle di mangiare, provvedere alla propria igiene personale e alla pulizia dei propri alloggi». Della situazione sono stati informati gli enti preposti e le autorità, in primis il prefetto Fabrizio Stelo, il presidente della Regione Marco Marsilio e il sindaco di Pineto Alberto Dell’Orletta. «Considerata la persistente difficoltà in cui versa questa comunità e non avendo ad oggi ricevuto alcuna rassicurazione, né delucidazione da parte degli enti preposti», concludono Di Pietrantonio e Palozzo, «non ci resta altra possibilità che tutelare i diritti dei nostri assistiti dinanzi alla competente magistratura, anche per comprendere di chi sia la responsabilità di questa situazione a dir poco incresciosa».
Domenico Forcella




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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-11-01 02:15:00 da


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