Rigassificatore di Panigaglia, scontro tra ambientalisti e Peracchini. “Si vada verso la dismissione immediata”, la risposta: “Polemiche strumentali”

Rigassificatore di Panigaglia, scontro tra ambientalisti e Peracchini. “Si vada verso la dismissione immediata”, la risposta: “Polemiche strumentali”


“W il Palio! Ma in quale Golfo?”. E’ questo il titolo del volantino che il comitato Rete ambiente altro turismo e il comitato per la dismissione del rigassificatore di Panigaglia hanno distribuito ieri nel corso del più popolare evento spezzino, invitando a riflettere, “nell’interesse di tutti, sulle criticità riguardanti il luogo dove si svolge  la storica  sfida remiera, il nostro caro e da sempre maltrattato Golfo dei Poeti.

 

 Al grido de “Il Golfo violato”, gli ambientalisti elencato sette criticità. La prima è il rigassificatore che si trova nella baia di Panigaglia, “unico in Italia sulla costa e vicino alle abitazioni. Da sempre a elevato rischio incidenti, anche devastanti, oggi di più a causa guerre e terrorismo. Chiediamo che sia chiuso”, hanno scritto nel volantino.
Seguono le navi da crociera: “con il nuovo molo a Calata Paita avremo fino a 4 grandi navi. Già ora assistiamo a elevate emissioni di fumi, dannose alla salute delle persone e all’ambiente. Chiediamo regole e controlli”. Criticità numero tre è il waterfront: “Poco si sa sul progetto che riguarda il nostro fronte mare in Calata Paita. Chiediamo di essere informati. La convivenza tra navi da crociera e godibilità del luogo risulta già molto difficile”.
Seguono l’isola Palmaria (“non possiamo permettere che l’isola sia oggetto di speculazioni private e sottratta all’utilizzo pubblico. Difendiamo la natura e il paesaggio. No al masterplan”) e il progetto Basi blu (“l’Arsenale militare verrà ampliato, con pesanti dragaggi, nuovi moli e nuovi impianti, anche di depurazione, per consentire l’approdo di navi da guerra della Nato. Diciamo sì alla pace, no alla guerra”).
Il sesto punto critico è il Campo in ferro per il quale i comitati lamentano che “da decenni davanti a Cadimare sono state riversate tonnellate di rifiuti speciali di ogni tipo con grave rischio di inquinamento. Quale soluzione?”, domandano.
Infine viene citato il porto: “l’ampliamento dei terminal container ha creato un forte impatto ambientale, anche riguardo l’inquinamento acustico nelle aree abitative, non più accettabile”.
Per questi motivi Rete ambiente altro turismo si rivolge agli abitanti del Golfo affinché valutino e approfondiscano questi problemi e si attivino per proporre soluzioni. “Occupiamoci del nostro Golfo, viviamo la nostra città”, è l’appello rivolto agli spezzini.

L’iniziativa ha stimolato una replica da parte del presidente della Provincia Pierluigi Peracchini. “Le polemiche strumentali sugli obiettivi raggiunti a favore dell’ambiente e della salute collettiva sono un qualcosa di assurdo e di dannoso. A fronte di importanti storici risultati, acquisiti con la diminuzione delle emissioni di inquinanti dal rigassificatore di Panigaglia, invece vediamo solo campagne di disinformazione utili a coprile il fatto che per cinquant’anni, chi ha governato prima di noi non ha mai fatto nulla in questo campo. La diminuzione esponenziale degli inquinanti derivati dal processo di rigassificazione del metano, per circa il 50 % di ciò che veniva emesso, è, infatti, frutto di un accordo raggiunto lo scorso anno dalla Provincia e non è dovuto all’applicazione di norme vincolanti emesse dall’Europa. Lo stesso con il recente accordo concluso per la diminuzione totale del metano in eccesso in atmosfera, che arriva a termine di un confronto portato avanti dall’ente da circa un anno. Il regolamento 2024/1787 del Parlamento europeo che tratta della riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia, è stato pubblicato solo lo scorso 13 giugno 2024, mentre la determinazione n. 618 di rilascio dell’Aia emessa dalla Provincia, che ha dato il via il confronto per arrivare a non avere più emissioni di metano, è datata 26 giugno 2023. Oggi, grazie ad un impegno preciso – conclude Peracchini -, abbiamo conquistato due importanti obiettivi che abbiamo perseguito in questi mesi per miglioramento costante dell’ambiente in cui viviamo. I fatti sono questi, Il resto sono solo strumentalizzazioni polemiche che non servono di certo al benessere dei cittadini”.

Parole, quelle del presidente della Provincia, che fanno riferimento a un passaggio della mail con cui Rete ambiente altro turismo aveva inoltrato la comunicazione del volantinaggio alla stampa, affermando che “in data 13 luglio 2024 è stato approvato il Regolamento Ue 2024/1787 che stabilisce le norme per misurare, quantificare, comunicare e verificare le emissioni nel settore energia per l’unione, nonché ridurle, anche attraverso indagini di rilevamento, quindi restrizioni. Inoltre il testo cita che le società devono garantire la trasparenza dei dati quindi tali emissioni a richiesta degli aventi diritto”.
Sul rigassificatore, però, gli ambientalisti dicevano anche altro: “E’ l’unico in Italia posizionato sulla costa e vicino ai centri abitati. Un incidente all’impianto o alle gasiere ormeggiate oggi è ancora più possibile viste le guerre in atto e il terrorismo sempre incombente e avrebbe effetti devastanti sull’intero golfo. A breve imbarcazioni ro-ro da Panigaglia attraverseranno più volte al giorno il già nostro porto con a bordo quattro autobotti cariche di Gnl (fino a 44 autobotti giornaliere) e dal neo molo Enel, tramite la Via Pagliari modificata, si avvieranno all’autostrada per rifornire i vari distributori del centro nord. Inoltre a Panigaglia vorranno adibire l’impianto anche per il rifornimenti di navi gasiere per il trasporto di gas per la Sardegna e per fare buncheraggio per altre navi nel porto, senza rispettare distanze di sicurezza che per rigassificatori distanti da terra, sono prescritte da normativa vigente. Si pensi agli effetti sul diportismo nel golfo, tale rischio non è ammissibile. Tuttavia, invece di prevederne la dismissione immediata, è stato presentato da Gnl Italia al ministero dell’Ambiente un progetto di ampliamento! Gli interessi economici non possono confliggere con i dettami della nostra Costituzione. Adesso basta! Le istituzioni devono garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente: facciamo sentire il nostro sdegno!”.

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-08-06 00:59:46 da


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