«Giornate come queste noi vorremmo che fossero la normalità. Celebriamo i problemi affrontati e risolti, il benessere delle studentesse e degli studenti, la qualità non solo dei programmi didattici e dell’impegno dei docenti, ma anche la qualità dei luoghi, il loro decoro, la loro accessibilità e funzionalità».
Ha mantenuto la promessa fatta un anno e mezzo fa il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ieri mattina insieme alla dirigente scolastica Rita Ortenzia De Vito ha tagliato il nastro rosso della storica sede ristrutturata del «Galileo Ferraris» di via Adamello, parte integrante del Polo tecnico professionale «Messapia».
A distanza di una settimana dalla cointitolazione dell’Ipsss «Francesca Morvillo Falcone- Melissa Bassi», ancora una volta la comunità scolastica brindisina si è riunita per celebrare la sinergia e collaborazione tra istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali all’insegna del diritto allo studio e della cultura. Ancora una volta, purtroppo, la scuola commemora uno studente strappato alla vita troppo presto.
È al giovane Samuele Tondo, infatti, studente della quinta F coinvolto in un incidente lo scorso 10 aprile, che la preside De Vito ha dedicato la giornata di ieri.
«Una giornata importantissima per la comunità scolastica. Da 10 anni abbiamo perseguito questo sogno. In qualche occasione ci siamo disperati perché pensavamo non sarebbe mai arrivato il giorno. Invece – ha proseguito la dirigente scolastica – grazie al sostegno della comunità, dei genitori, delle istituzioni e di un impegno straordinario da parte del ministro Abodi si è riusciti a far raggiungere alla struttura scolastica e agli impianti sportivi una condizione adeguata e al di là delle aspettative».
La prima pietra del «Ferraris» venne posata nel 1934 e in 70 anni la scuola di via Adamello non era mai stata sottoposta a manutenzione straordinaria. Così, nell’ottobre 2016, prima che lo facesse il sindaco con una ordinanza, la dirigente De Vito chiuse la porta d’ingresso con il lucchetto per inagibilità della struttura. Uno scatto che alcuni degli ex studenti presenti alla cerimonia aveva ancora nella galleria del proprio cellulare. Nel 2019, finalmente, venne stanziato il finanziamento di 700mila euro per manutenzioni straordinarie e adeguamento alle norme di sicurezza.
«Apriremo le nostre strutture sportive e gli impianti al territorio, alla cittadinanza perché sappiamo quanto la città abbia bisogno di strutture sportive. Lo sport crea socialità e salva anche, talvolta, i ragazzi dai destini avversi. È una rinascita che oggi viviamo tutti insieme grazie anche a una campagna di raccolta fondi». Infatti, negli 11mila metri quadri di impianto sportivo e scolastico, ci sono anche attrezzature e strumenti di laboratorio donati sia dalle aziende locali che nazionali; e, attraverso una campagna di crowdfunding, anche i privati cittadini hanno contribuito nel loro piccolo: è stata raccolta la somma di 6mila euro.
«Mi auguro che le altre cose da fare si possano realizzare con lo spirito di questa scuola. La collaborazione – ha detto il ministro Abodi – funziona sempre, soprattutto quando non è dichiarata ma è praticata, ed è incondizionata. Ed è frutto del rispetto istituzionale che chiunque abbia un ruolo come il nostro deve poter portare per il bene comune» ha proseguito riferendosi ai progetti di ristrutturazione degli impianti sportivi in Puglia per i Giochi del Mediterraneo in programma nell’agosto del 2026 a Taranto e che vedranno coinvolte anche Brindisi e Lecce.
«Prima ci sono le olimpiadi e le paraolimpiadi, poi l’America’s cup. Quindi il calendario delle opportunità è molto articolato ed è quello sul quale stiamo costruendo anche un modello di riqualificazione delle infrastrutture sportive e sociali».
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