Riqualificato il reato, l’assassino del parco Murri evita l’ergasto…

Riqualificato il reato, l’assassino del parco Murri evita l’ergasto…



Riqualificato il reato, l’assassino del parco Murri evita l’ergasto…

La riqualificazione del reato, da omicidio volontario a preterintenzionale, ha evitato l’ergastolo ad Alioune Badara Mbaye il 36enne senegalese responsabile di aver picchiato a morte il connazionale 60enne Ndiaye Babacar nel corso di una feroce rissa tra extracomunitari avvenuta in pieno giorno in un bivacco di fortuna all’interno del parco Murri di Marebello il 24 luglio del 2023. Lo straniero, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, era stato rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise lo scorso maggio e nella mattinata di martedì il sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato l’indagine aveva chiesto per l’imputato una condanna a 23 anni, tenuto conto delle aggravanti dei futili motivi, della minorata difesa e della recidiva, ritenendo tuttavia che il 36enne non avesse intenzione di uccidere ma che con le sue azioni avesse involontariamente provocato la morte della vittima. Prima che i giudici si ritirassero per emettere il verdetto, Mbaye ha iniziato a dare in escandescenza trattenuto dagli agenti della Polizia Penitenziaria insultando tutti i presenti, suo avvocato compreso. “Italiani tutti corrotti e mafiosi”, ha urlato in aula per poi riprendere lo show alla lettura della sentenza.

La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Fiorella Casadei, al termine della camera di consiglio ha ritenuto il senegalese colpevole e, accogliendo solo la richiesta delle aggravanti per futili motivi, lo ha condannato a 16 anni e 2 mesi disponendo poi il rimpatrio in Senegal al termine della pena. Una decisione non condivisa da Mbaye che, al termine, ha nuovamente dato in escandescenza sostenendo che gli italiani “se la prendono con l’uomo nero”. Nonostante il suo legale abbia rinunciato al mandato, è stato lo stesso 36enne ad urlare la sua intenzione di fare ricorso in Appello. 

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L’omicidio di Babacar era avvenuto in un contesto di estremo degrado nel parco Murri dove, soprattutto durante la stagione estiva, venivano allestiti diversi bivacchi da parte degli sbandati. Il parapiglia era scoppiato intorno all’ora di pranzo del 24 luglio 2023 quando, secondo le ricostruzioni degli inquirenti della Squadra Mobile della Questura, Mbaye stava riposando nell’area verde e si sarebbe accorto di essere stato derubato nel sonno dello smartphone e dei pochi spiccioli che teneva dentro allo zaino. Il 36enne aveva quindi iniziato a litigare con alcuni connazionali che, come lui, bivaccavano nel parco accusandoli del furto.

Nel mirino di Mbaye era finito un senegalese 26enne residente a Ravenna, ritenuto l’autore materiale del furto, e un suo amico di 34 anni. Dalle parole si era passati ai fatti con l’imputato che, in preda alla rabbia, aveva brandito due bottiglie di vetro, rompendole, e utilizzando i cocci per assalire e minacciare i due uomini. Era così scoppiata una rissa in piena regola con Ndiaye Babacar che, nel tentativo di fare da paciere, si era messo in mezzo ai litiganti salvo poi essere minacciato con la scheggia di vetro e venire massacrato di botte da Mbaye. Sul posto si erano precipitate le pattuglie delle Volanti e, alla vista delle divise, era scattato il fuggi-fuggi generale con gli agenti che avevano individuato per primi il 26enne e il 34enne, entrambi feriti in maniera non grave, per poi cercare di ricostruire quanto era accaduto.

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Solo in un secondo tempo era stato trovato il 60enne che, in gravi condizioni per le percosse ricevute, si era rifugiato dietro a un cespuglio all’altezza del Bagno 96. Per soccorrerlo si era reso necessario l’intervento dell’ambulanza del 118 coi sanitari che, vista la gravità, lo avevano trasportato d’urgenza in pronto soccorso. Le condizioni di Babacar erano poi precipitate tanto da trasferirlo al “Bufalini” di Cesena dove, però, nonostante tutti gli sforzi dei medici era deceduto dopo un’agonia di 18 giorni per le gravissime lesioni riportate agli organi interni. 

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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2025-01-14 14:56:53 da


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