Il ministro Salvini, nel mirino delle opposizioni, chiede “risposte inequivocabili”. Ciriani in Aula: “Si studia rimodulazione offerta”
di Antonella Scutiero,
16 Gennaio 2025
Ancora guasti, ancora ritardi nella circolazione dei treni in Italia. Per Ferrovie dello Stato si tratta dell’”ennesimo incidente anomalo” in un “elenco di circostanze altamente sospette“, e dunque il gruppo parte al contrattacco presentando un esposto denuncia “molto dettagliato” alla Digos della Questura di Roma ipotizzando il sabotaggio. Una notizia accolta dalla Lega come un assist prontamente raccolto dai capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, che parlano di “consueto e indegno sciacallaggio” da parte della sinistra. La velocità è sospetta per Angelo Bonelli di Avs. “Alle ore 11.55 il Gruppo Fs annuncia un esposto all’autorità giudiziaria sui guasti ritenuti anomali. Con incredibile tempestività, nemmeno il tempo di leggere, e alle 12.06 una nota congiunta dei capigruppo della Lega di Camera e Senato plaude all’iniziativa. La Lega era già a conoscenza dell’iniziativa del Gruppo FS?“.
Salvini chiede “risposte inequivocabili”
Per il gruppo di piazza della Croce Rossa “gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”. Più tardi il ministro sotto attacco, il leader del Carroccio Matteo Salvini, titolare dei Trasporti, dice di auspicare “risposte inequivocabili e rapide, perché sarebbe gravissimo fare battaglia politica sulla pelle dei lavoratori e dei pendolari”. Dalla Questura, il dossier con i dubbi di Fs sarà trasmesso a piazzale Clodio, cui spetterà il compito di stabilire la competenza territoriale e inviarlo alle procure competenti che, secondo quanto apprende LaPresse, potrebbero essere quelle di Firenze ed Arezzo. Ma intanto, i problemi restano e ormai sembra a tutti evidente la necessità di porre un rimedio. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, intervenuto al question time al posto di Salvini – che assicura comunque di essere pronto ad andare a riferire in Aula – prova a spiegare che “i ritardi che si registrano sulle diverse tipologie di collegamento ferroviario si attestano su percentuali in linea con quelle degli ultimi anni. Il tasso di puntualità è, infatti, del 74% per le Frecce, dell’82,6% per gli Intercity e dell’88,9% sui treni Regionali. Le ragioni dei ritardi sono riferite per circa il 34% all’affidabilità dell’infrastruttura e per circa il 25% al materiale rotabile. La restante quota trova origine in cause esterne al sistema ferroviario e nelle conseguenti ripercussioni sulla circolazione”.
Ciriani: “Approfondimenti per rimodulare l’offerta”
“Sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di Rfi, d’intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e l’Autorità di regolazione dei trasporti”, spiega Ciriani, confermando di fatto l’intenzione di ‘alleggerire’ il traffico e dunque limitare i disagi con una riduzione delle corse che dovrebbe essere intorno al 15% soprattutto nelle ore di punta, quando magari ci sono treni Av che viaggiano sulla stessa rotta a distanza di 10, 15, 20 minuti. Rfi ha avviato, infatti, uno studio per l’elaborazione di un nuovo catalogo dell’offerta, una prima versione del quale è stata condivisa con il mercato a giugno 2024, orientato ad alleggerire la pressione sui grandi impianti più congestionati, a specializzare le linee e le stazioni anche per ridurre le interferenze tra diversi servizi. “Va precisato che tale riordino della struttura dell’offerta dovrà garantire lo stesso livello di connettività, incidendo prioritariamente sul sovraccarico della rete connesso a duplicazioni dell’offerta di servizi”, ha aggiunto Ciriani.
Opposizioni all’attacco
Rassicurazioni che non bastano a placare la polemica politica. Se il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti si tira fuori con un “non lo so” a chi gli chiede di complotti, aggiungendo che se da Fs hanno fatto un esposto “avranno avuto motivi per farlo. Avranno messo anche degli elementi”, dal centrosinistra nel mirino c’è ancora Matteo Salvini. “Sta ovunque tranne dove dovrebbe stare, a fare il ministro dei Trasporti. Ma è anche responsabilità di Meloni, si dirà di lei che quando governava lei non c’era un treno che arrivasse puntuale – ironizza la segretaria Pd Elly Schlein, aggiungendo che “non possono dare sempre la colpa ad altri e a chi c’era prima, sono due anni e mezzo che governano”. Mentre il leader Iv Matteo Renzi dà al ministro del “buffone”, sollecitandone le dimissioni “come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini”.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2025-01-16 08:25:45 da Antonella Scutiero
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